
TRAPANI. Sopralluogo del Fai alla Colombaia per verificare lo stato dell'arte dei lavori di messa in sicurezza dell’antico Castello che, da qualche anno, è un «luogo del cuore», classificandosi, anzi al primo posto nel relativo censimento nazionale, del Fondo per l’ambiente italiano. Un intervento che è stato appaltato dalla Soprintendenza dei Beni culturali, per un importo di circa 600 mila euro, all’Ati «A&P. Costruzioni» di Alcamo e il cui completamento è previsto per la fine dell’anno.
Al sopralluogo, con il delegato provinciale del Fai, Rita Barraco, hanno partecipato l’architetto Luigi Biondo, in rappresentanza della Soprintendenza, e il presidente Luigi Bruno per l'Associazione «Salviamo la Colombaia».
«È stato un momento elettrizzante e sotto certi aspetti commovente - ha affermato Bruno al termine del sopralluogo - vedere il vero volto della Colombaia dei tempi andati: tetti ricostruiti, celle rimesse a nuovo, atri ripuliti, ambienti resi agibili, scale percorribili».
«Il Fai ha voluto dimostrare ancora una volta il suo interesse nei confronti di questa magnifica struttura - ha ribadito Rita Barraco - dopo il suo riconoscimento, nel 2009, come bene da tutelare».
«Confidiamo molto - ha sottolineato Bruno - nel rilancio dell’iniziativa del Fai a favore dell’antico castello di mare, perché, non appena completato l’intervento di consolidamento, bisognerà riprendere a lottare per la sua completa ristrutturazione. Nel frattempo ci accontenteremmo che venisse data concretezza all’idea progettuale della realizzazione di un ponte che, a fini turistici, colleghi la zona del porto dove sorge Villa Nasi con l’isolotto della Colombaia». Per raggiungerlo in occasione del sopralluogo, la delegazione si è avvalsa dei natanti dell’impresa che sta svolgendo i lavori «grazie soprattutto alla disponibilità di uno dei titolari, Paolo Amato - ha rilevato Luigi Bruno -. Lancio, infine, un’idea: perché non fare una convenzione con la Lega Navale che ha la sua sede nel vicino ex Lazzaretto, perché accompagni i visitatori nel castello? Ovviamente quando saranno terminati i lavori».
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