Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Marsala, oltre cento alla «Pedalata per la vita» Le maglie verdi in aiuto di chi soffre

MARSALA. Tre associazioni sposano la causa del Movimento per la Vita e partecipano alla pedalata che ha coinvolto oltre cento persone, ma ancora non basta, in quanto le persone assistite, tra mamme in difficoltà e i loro bambini, sono oltre 150. Domenica un fiume di biciclette guidate da «maglie verdi» ha invaso buona parte della litoranea nord. Si è trattato della terza edizione di «Una Pedalata Per La Vita» organizzata dal Movimento per la vita per raccogliere fondi che allo scopo di sostenere il CAV – centro di aiuto alla vita che si prende cura di mamme in situazione di disagio e dei loro bambini entro il terzo anno di vita.


La biciclettata ha preso inizio da piazza Mameli, davanti Porta Garibaldi e poi ha percorso la via dei Mille, il lungomare Boeo, il parco della Salinella, la sp 21 fino a raggiungere Villa Genna per poi tornare indietro fino alla chiesa Madonna della Sapienza di Sappusi (per un totale di circa 11 Km), dove, al termine padre Nicola Patti ha celebrato la messa. Novità di quest’anno il gemellaggio con altre tre associazioni marsalesi: Batticuore…batti onlus (che si occupa di malattie cardiovascolari), Vespa-club Ruote d’Occidente e l’Asd Marsala Team 2012, composta da ciclisti.


L’evento ha avuto lo scopo di raccogliere dei fondi per il Centro di Aiuto alla Vita che sostiene donne in difficoltà, talvolta disperate, alle prese con una gravidanza difficile o indesiderata, e giovani madri prive di mezzi o sprovviste di capacità necessarie a fornire le cure al figlio, per prevenire il ricorso all'aborto.


Sono settanta le mamme assistite dai 25 volontari del Centro di Aiuto alla Vita, e la sede di via della Gioventù e le risorse a disposizione sono diventate insufficienti. Si tratta di un progetto messo in atto dal Movimento per la Vita di Marsala, associazione onlus nata nel 2010, allo scopo di promuovere e sviluppare una cultura consapevole e rispettosa della vita umana dal concepimento alla morte naturale, che circa un anno dopo, ha dato vita al CAV – centro di aiuto alla vita – allo scopo di sostenere le donne in gravidanza e le neo mamme in difficoltà o disagio.


«All’inizio ci siamo sistemati all’interno di una stanza al secondo piano di via della Gioventù 65, che appartiene alla Fondazione San Vito e che, in passato ospitava la mensa fraterna – spiega il presidente del MpV Vittore Saladino – ma nel corso dei mesi il nostro servizio ha richiesto spazi maggiori, e ora occupiamo tutto l’appartamento, che, in un certo senso, è anche diventato stretto. Purtroppo la raccolta di ieri non basta. Occorre l’aiuto di tutti».

Caricamento commenti

Commenta la notizia