SALEMI. Tra indignazione, sentimentalismo e teorie impopolari, ormai da mesi, ogni giorno, la presenza di cani randagi nel centro storico sembra ormai sfuggita ad ogni controllo. Ammontano a poco meno di una decina, i cani randagi e non, che in cerca di qualcosa da mangiare, rappresentano ormai per i titolari delle varie attività commerciali del centro, una clientela poco gradita. Una seccatura anche per molti residenti e cittadini che tra la piazza Libertà, piazza Alicia, via Garibaldi, via Cremona e la via Ettore Scimemi, lamentano l'abbaiare notturno e le intenzioni poco positive di alcuni cani se si va in moto o si ha un proprio cane a guinzaglio. Una recrudescenza del fenomeno che si sta riaffacciando prepotentemente e che sfocia nel reclamo del mancato intervento da parte delle amministrazioni comunali succedute nel corso degli anni che nutrono da decenni l'utopia cittadina di un canile municipale. Indignazione popolare cresciuta a seguito dell'affido dei cani, sotto la legislatura Sgarbi, al canile "Mister Dog" di Crotone per una spesa complessiva di circa 70 mila euro, cifra con i quali i cani sarebbero anche stati sottoposti alla sterilizzazione ma che la realtà smentisce. La commissione straordinaria del Comune che dal novembre scorso lavora per la progettazione del nuovo canile provinciale in contrada Baronia, ha in questi giorni espresso positività riguardo l'iter burocratico dei lavori che saranno compiuti con i contributi dalla Regione Siciliana secondo la normativa che prevede specifici finanziamenti per la realizzazione e la gestione dei canili su terreni confiscati della mafia. Un progetto, cui sarà indetto, sembra, forse, a breve il bando di gara.