
TRAPANI. Ieri mattina all’alba 28 dei 39 clandestini, tutti uomini, di età compresa tra i 20 e i 30 anni, tutti in buone condizioni di salute, sbarcati sabato sera intorno alle 21.30 al porto nuovo di Mazara del Vallo, sono stati messi su un aereo e fatti ritornare in Tunisia. Gli altri 11 immigrati sono scappati e non sono stati ancora ritrovati.
Quando sono arrivati sulla terraferma a bordo di un barcone scortati da una motovedetta della capitaneria di porto che li aveva intercettati sulle coste mazaresi, sono stati accompagnati dalle forze dell’ordine presso il palazzetto dello sport di contrada Affacciata, momentaneamente utilizzato come Centro di prima accoglienza.
Al palazzetto sarebbe scoppiata una rissa tra forze dell’ordine e immigrati. Secondo quanto appreso tre poliziotti sarebbero stati refertati al pronto soccorso a causa delle contusioni riportate. Poi tutto è ritornato alla normalità. Il gruppo di extracomunitari proveniente dalla Tunisia era sprovvisto di documenti di riconoscimento.
Anche questa volta la macchina dei soccorsi ha funzionato. Si è provveduto a rifocillarli e fornirgli indumenti puliti e asciutti.
Nei mesi scorsi, gli immigrati hanno quasi distrutto una parte dell’edificio di Sant’Agostino, messo a disposizione dal Comune come Centro di accoglienza. La città di Mazara continuerà come sempre a dare ospitalità ma il fenomeno sembra essere diventato pesante perché la città non è organizzata per l’accoglienza perché non è dotata di strutture idonee. Queste persone credono in una vita migliore, nel lavoro. Hanno aspettative, sogni, speranze e, come tutti, vorrebbero vederli realizzati, ma purtroppo, nella maggior parte dei casi tutto questo non accade.
Caricamento commenti
Commenta la notizia