TRAPANI. Cinquantaquattro chili di frutta sequestrati. È questo il bilancio del nuovo blitz contro l’abusivismo prodotto dalla polizia municipale. I caschi bianchi, infatti, hanno concentrato la propria azione sui venditori «che effettuavano il commercio su area pubblica senza la prescritta autorizzazione amministrativa, in violazione» della legge che regola la materia.
Sono stati due i verbali elevati dagli agenti della sezione Annonaria della polizia municipale ad altrettanti ambulanti. Al primo sono stati sequestrati 29 chili di frutta ed ortaggi vari, mentre il secondo di frutta, prima dell’arrivo dei vigili, ne stava vendendo 25. Anche in questo caso, quindi, è scattato il sequestro. La merce, oltretutto, non era idonea al consumo umano, così come si evince dal verbale che è stato redatto da Leonardo Cassisa, medico dell’Ufficio Igiene e Sanità Pubblica di Trapani, chiamato, subito dopo il sequestro, proprio per accertare le condizioni della frutta e, nel caso in cui queste risultassero buone, devolverla in beneficenza.
I due venditori ambulanti, quindi, hanno ricevuto altrettante multe, mentre la merce è stata confiscata ed il Comune, attraverso una ordinanza dell’Ufficio Illeciti Depenalizzati, ne ha anche disposto la distruzione «stante l’inidoneità della stessa al consumo umano».
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