TRAPANI. «Che soddisfazione, da matricola, avere espugnato l’Euganeo di Padova». Il portiere del Trapani Emanuele Nordi risponde, e distanza, al patavino Trevisan che aveva dichiarato: «Che fastidio essere stati battuti in casa, alla prima di campionato, da una squadra esordiente». Emanuele Nordi (ferrarese di Comacchio, classe 1984), ex «idolo della curva» del Gela ai tempi in cui la squadra della città in cui è nato il tecnico Roberto Boscaglia militava in Prima Divisione, però, vorrebbe che si mantenessero «toni bassi». «Non ci siamo depressi più di tanto nei momenti difficili che pure ci sono stati lo scorso anno - afferma -. Così non dobbiamo esaltarci troppo adesso. In fondo non si tratta che di una vittoria».
Sull’ideale biglietto da visita di portiere Nordi reca scritto, tuttavia: «Stagione 2013-2014, 3 partite ufficiali, zero gol subiti, percentuale 100». In Coppa Italia, prima nel confronto con l’Albinoleffe (eliminato con un perentorio 3-0) e poi in quello con il Padova (battuto al Provinciale per 1-0) nonché nella partita dello storico esordio del Trapani in serie B, sul campo dello stesso Padova (vittoria decisa da una splendida doppietta di Matteo Mancosu), Nordi, infatti, ha mantenuto inviolata la propria rete (percentuale 100%), anche a costo di parare di piede. Per lui un fatto «normale» e un tipo di parata che non ritiene spettacolare. «Il portiere “pazzo” di una volta, quello che faceva divertire la platea, non esiste più - ha sempre detto -: è l’evolversi del gioco che ha costretto a cambiare l’atteggiamento da tenere tra i pali».
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