TRAPANI. Capire il motivo per cui l’acqua arriva «inquinata» nelle case adiacenti la Casina delle Palme ed intervenire nella condotta per risolvere definitivamente il problema.
È duplice l’obiettivo del Comune che ieri mattina ha avviato gli scavi nel vicolo Pesce, stradina sempre nelle vicinanze della Casina delle Palme. Un intervento che è stato disposto dopo che sono state effettuate le analisi a dei campioni di acqua prelevati da varie abitazioni della zona. I risultati hanno evidenziato un problema in alcune delle case e, grazie a questo, è stato possibile circoscrivere il problema ad un numero limitato di case. Ed adesso, cominciando dall’attacco delle varie abitazioni, gli operai effettueranno il percorso a ritroso, fino a risalire alla fonte del problema.
«Abbiamo cominciato da vico Pesce — conferma Giuseppe Solina, assessore alle Risorse Idriche —. Fortunatamente il problema, però, è circostritto e questo ci dovrebbe consentire di risolverlo in poco tempo».
Nel frattempo gli abitanti ed i negozianti della zona continuano a rifornirsi di acqua attraverso le autobotti. Alcune vengono inviate dal Comune, come disposto subito dallo stesso Solina appena è venuto a conoscenza del problema. Altre, invece, vengono pagate dai cittadini. «Fortunatamente l’intervento del Comune è stato veloce — afferma uno dei residenti —, ma l’acqua che ci inviano non basta e, così, siamo costretti a rifornirci da soli».
L’acqua inquinata alla Casina delle Palme è il secondo caso verificatosi in città nell’ultimo mese. In precedenza, infatti, si era verificato un problema simile anche in via Tunisi. «Anche in questo caso prima abbiamo effettuato le analisi — continua Solina — e, poi, abbiamo avviato gli scavi fino ad individuarne la causa. Una volta risolto, abbiamo effettuato nuovamente le analisi ed il risultato è stato positivo».
Anche in via Livio Bassi sorgono dei problemi legati ai liquami che escono dalle fognature. Gli abitanti della zona attorno tra via Villanova e De Blasi, infatti, adesso dicono basta ad una situazione che si protrae da tempo. «Sono 16 anni che il problema esiste e non è mai stata trovata la soluzione — spiega Antonio Salafia —. In questo tratto non possiamo entrare ed uscire di casa a causa dei cattivi odori».
«Il sistema fognario della zona è vecchissimo — conclude l’assessore Solina — e, per risolvere definitivamente il problema bisognerebbe rifare le fognature, ma con le ristrettezze economiche attuali tutto diventa più difficile. In ogni caso saremo presto sul posto per una verifica».