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Trapani, una notte ricca di «magia»

La prima volta tra i cadetti a Padova, contro la squadra battuta al «provinciale» in Coppa Italia. Boscaglia: «Non saremo emozionati, l’obiettivo è vincere». Finocchio, Pagliarulo, Terlizzi e Iunco indisponibili

TRAPANI. Se il Padova è imbattuto da dieci anni alla prima di campionato (quattro vittorie e sei pareggi) il Trapani, per quanto si affacci da matricola alla serie B, presenta un biglietto da visita nel quale si legge che è imbattuto da 22 partite ufficiali (quattordici vittorie ed otto pareggi), che nel 2013 non è stato mai sconfitto e che fuori casa, in campionato, ha segnato in 17 partite di fila per 32 gol. Non mancano i motivi di interesse, a prescindere dal dato di fondo che si tratta dello storico esordio del Trapani tra i «cadetti», per la partita che, questa sera all'«Euganeo» di Padova, opporrà i patavini allenati da Dario Marcolin ai granata di Roberto Boscaglia.
Pur inserendo il Padova tra le prime 10 squadre del campionato, l'esordiente tecnico granata assicura che il Trapani nel confronto con i veneti, come in quello contro qualsiasi altra squadra, non snaturerà il suo modo di essere: «Andremo sempre in campo per vincere le partite. La mentalità della squadra deve essere sempre vincente. Se non fosse stato così non saremmo in serie B e non avremmo fatto quella grandissima scorsa stagione che pure avevamo iniziato reduci dalla grande delusione della precedente (serie B persa nella finale play-off in casa con il Lanciano, ndc)». E, quindi «andiamo a Padova per giocare e vincere», è la conseguente considerazione di Boscaglia che, però, sa bene che «non sarà un campionato facile. Ma il gruppo è saldo ed animato da tanto entusiasmo e da voglia di andare avanti».
Per il tecnico fa poco testo che il Trapani abbia battuto il Padova, eliminandolo dalla Tim Cup, non più tardi di sabato scorso al Provinciale (1-0, gol di Nizzetto): «Quel risultato è stato importante, ma stavolta la partita sarà un'altra. Loro prenderanno certamente degli accorgimenti e la stessa cosa faremo noi».
Alla vigilia del match Boscaglia, interprete anche dello stato d'animo della squadra, non accusa alcuna emozione. «L'emozione è un fatto istantaneo. Oggi non ne abbiamo. Prima della partita, magari a livello individuale, potrà esserci ma dopo i primi minuti passerà».
A costo di passare per spavaldo, il tecnico granata non dà alcun peso al fatto che nell'elenco dei convocati, dal quale ha dovuto depennare Francesco Finocchio afflitto da una contrattura, non ci sono, per squalifica, capitan Luca Pagliarulo (che, comunque, è partito con la squadra) e Christian Terlizzi, sicuramente pedine fondamentali del reparto arretrato, nonché un altro degli ultimi importanti tasselli come l'attaccante Antimo Iunco. Sicché, in ordine alla formazione, appare obbligata la scelta, in difesa, di Giusto Priola, il ragazzo palermitano che è in granata dai tempi della serie D. Per il resto confermata la formazione che, appunto, sabato scorso ha rimandato battuto il Padova.
Come di consueto, tuttavia, Boscaglia fa, e dice, di tutto per depistare: «Sabato diversi dei nuovi hanno giocato perché avevo bisogno di vedere alcune cose. Le scelte che faremo per il campionato saranno in base alla partita da affrontare. Poi dipenderà anche dall'atteggiamento dell'avversario, ma abbiamo gli elementi per fare tutto quello che occorre e muoverci per quello che richiederà la partita. Tenendo conto che anche un episodio può risultare determinante, dobbiamo essere bravi a restare uniti e pronti, se necessario, a variare qualcosa. Però il nostro obiettivo rimane quello di portare punti a casa».

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