TRAPANI. Rivalutare la realizzazione del bypass tra le condutture di Trapani ed Erice. Per questo motivo l'avvocato Vincenzo Maltese, legale del Comune della Vetta, ha inoltrato "alla Regione, al Prefetto e all'assessorato regionale Acque e Rifiuti, un invito a rivalutare l'intervento che risolverebbe, una volta per tutte, ogni futura emergenza".
L'iniziativa del Comune della Vetta arriva dopo la comunicazione, da parte di Siciliacque, di due nuove perdite in contrada Milo a causa delle quali torna la "sete" nei territori dell'Agroericino. Il Comune di Erice è tornato a chiedere l'intervento della Regione "considerato che dopo 15 giorni di interruzione, i cittadini ericini cominciano a lamentare agli uffici comunali uno stato di malessere, non riuscendo più a tollerare tale stato di cose anche per l'esborso di denaro a cui devono far fronte per rifornirsi con autobotti private - sottolinea l'avvocato Maltese - e che allo stato, visto il protrarsi dell'interruzione ancora non si sa per quanto, potrebbero verificarsi problemi di ordine pubblico, igiene e sanità, con grave danno in particolare per quelle zone più popolose che accusano più di altre il disagio della assenza di acqua per le ordinarie abitudini quotidiane".
L'intervento, ricordano dal Comune di Erice, "era stato già stato disposto dall'assessore Marino e notificata ad aprile con diffida al sindaco Damiano "a non ostacolare i lavori di realizzazione del bypass. Da Erice, pertanto, si invita la Regione a disporre nuovamente la realizzazione del bypass attraverso un provvedimento impositivo e di imperio nei confronti del Comune di Trapani, con l'ausilio occorrendo del Corpo Forestale. A. Tr.
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