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Tumori della pelle in forte aumento nel Trapanese, Zichichi: «Necessaria la prevenzione»

TRAPANI. Allarmante è la percentuale di incidenza dei tumori della pelle nel Trapanese, terra dove con il sole occorre, evidentemente, instaurare un rapporto improntato a maggiore prudenza. "Il dato della provincia di Trapani è sicuramente molto più alto dell'unico dato ufficiale di incidenza del melanoma in Sicilia che è quello del Registro tumori di Ragusa, che parla di 6 casi per 100 mila all'anno: noi siamo almeno al doppio, se non di più". A riferirci queste statistiche, che non possono assolutamente essere sottovalutate, in attesa che il Registro tumori di Trapani sia potenziato e aggiornato, è il dottor Leonardo Zichichi, responsabile dell'unità operativa di Dermatologia dell'ospedale "Sant'Antonio Abate" di Trapani. La stagione estiva giunge nella sua fase "clou". E per molti lavoratori che vanno in ferie è tempo di viaggi, di villeggiatura, di mare. Di sole e quindi di abbronzature. Ma sottovalutare l'aggressività dei raggi ultravioletti può favorire l'insorgenza di patologie gravi che possono diffondersi all'interno dell'organismo stroncando vite umane. Leonardo Zichichi, che incontriamo nel suo studio, ci conferma quanto sia importante la prevenzione. Ha un lungo curriculum sia per quanto riguarda pubblicazioni mediche che in qualità di organizzatore e moderatore di numerosi congressi scientifici, oltre ad aver contribuito all'apertura della Scuola internazionale di dermatolgia presso il Centro di cultura scientifica "Ettore Maiorana" di Erice dove periodicamente organizza un Corso monotematico internazionale. "Tutti i dati scientifici in nostra conoscenza - afferma - ci dicono che nel mondo occidentale i tumori della pelle, in generale, sono in grande aumento. Rappresentano il primo tumore che colpisce l'uomo. Per fortuna, con l'eccezione di qualcuno, non creano gravissimi problemi. Nel senso che hanno una mortalità non troppo alta, con la possibile eccezione del melanoma in alcune varianti e del carcinoma spinocellulare. Ma nel loro insieme, i tumori epiteliali e i tumori melanocitari rappresentano il primo tumore che colpisce l'organismo umano". La ricerca, comunque, ha fatto passi importanti. "Negli ultimi anni sono venuti fuori farmaci nuovi i cui risultati sono molto incorraggianti - evidenzia -. E altri ne usciranno a breve. Quindi è probabile che si riesca, entro qualche anno, anche a curare le forme metastatizzate e per le quali, fino a qualche tempo fa, non avevamo moltissime armi a disposizione. Ci sono alcune molecole già in commercio, i cui risultati sono incoraggianti e notevoli".

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