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Scavi archeologici a Marsala, alla luce i resti dell'antica Lilibeo

MARSALA. Tratti di strade lastricate, una tomba a ipogeo violata già nell'antichità e tracce di fortificazioni di epoca fenicio-romana sono venuti alla luce durante una campagna di scavi a Marsala. Le ricerche sono state condotte dalle università di Amburgo e di Palermo, in collaborazione con la Soprintendenza di Trapani e con il parco Lilibeo.  I risultati degli scavi saranno presentati martedì 30 luglio al Baglio Anselmi dagli archeologi Nicola Bonacasa, Antonella Mandruzzato e Alessia Mistretta. La campagna ha dato un contributo alla ricostruzione planimetrica delle fasi punica, ellenistica e romana di Lilibeo e  si è concentrata nella zona settentrionale dell'area archeologica, nei pressi del «fossato punico». Proprio in questo settore sono stati portati alla luce anche il tratto di una strada lastricata in ottimo stato di conservazione e una tomba a pozzo ipogeica, purtroppo violata, che conservava un sarcofago più volte utilizzato, contenente i resti di tre persone.  Individuati anche tre isolati dell'abitato delimitati da due strade. Lilibeo era una città così estesa, ricca e articolata nei suoi spazi pubblici e privati in maniera spesso imprevedibile anche per gli archeologi da potersi definire una «città in  divenire».

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