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Abusivismo, a Trapani firmato protocollo per le demolizioni

TRAPANI. Un protocollo d'intesa per la demolizione dei manufatti abusivi è stato siglato stamani in prefettura, tra procura di Marsala, sezione misure di prevenzione del tribunale di Trapani, prefettura, gli assessorati regionali al territorio e alle autonomie locali e i Comuni di Campobello di Mazara, Castelvetrano, Marsala, Mazara del Vallo, Pantelleria, Petrosino e Salemi, nonché i collegi provinciali degli Ordini degli architetti, degli ingegneri e dei geometri.

"Il protocollo - spiega il sostituto procuratore di Marsala, Dino Petralia - prevede che gli Ordini tecnici mettano a disposizione le loro forze giovanili ad un prezzo irrisorio per fornire le consulenze preparatorie alle demolizioni; i Comuni si faranno carico delle spese, assolvendo a degli obblighi specifici; mentre la Procura avrà il compito di sovrintendere sotto il controllo e la vigilanza di due assessorati regionali". Gli immobili da demolire in provincia di Trapani - il riferimento è a provvedimenti con sentenza passata in giudicato - sono 529.

Per l'assessore regionale Mariella Lo Bello "Se non si conosce la malattia non è possibile trovare una cura efficace. Questo protocollo ha alla base il monitoraggio del territorio e stabilisce un metodo d'intervento. L'abusivismo è un reato, ma che ancora oggi viene considerato un'infrazione". Circa quattrocento immobili abusivi sono ubicati nel territorio ai confini tra i Comuni di Trapani e Marsala, sul litorale di Marausa. "Questo tratto di costa - ha detto il pm Petralia - è devastato dall'abusivismo edilizio; noi agiremo con attenzione e moderazione, ma agiremo. Non c'è più scampo per nessuno".

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