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Scopello, spiazzo al posto del canneto: la Forestale blocca le pale meccaniche

Nel vallone della tonnara. Presentata una denuncia alla Procura di Trapani. Legambiente: lavori in corso da mesi

CASTELLAMMARE. L’ultimo intervento con la pala meccanica è avvenuto qualche giorno addietro, per dare un’ulteriore spianata a quello che prima era un canneto. Ma - denuncia Legambiente - i mezzi erano entrati in azione più volte nei mesi scorsi, senza che nessuno se ne accorgesse. Stavolta, invece, ad arrivare sul posto è stata una pattuglia del distaccamento di Castellammare del Golfo della Forestale che ha bloccato i mezzi, avviando un’indagine per capire chi è il proprietario dell’area, se i lavori di movimento terra fossero o meno autorizzati e da chi. È successo nel vallone da dove si ammira la storica tonnara di Scopello, lungo la strada provinciale 63 bis che da Castellammare del Golfo conduce all’ingresso della Riserva dello Zingaro. Quello che Gianfranco Zanna di Legambiente ha segnalato è ciò che si è verificato su due terreni privati, sull’ultimo dei quali è intervenuta la Forestale che ha segnalato alla Procura di Trapani l’intervento che dovrà portare all’identificazione dei proprietari dell’area. Sul primo appezzamento, a monte della strada, la vegetazione è stata sradicata con mezzi meccanici, creando uno spiazzo di terra, in queste settimane già utilizzato come parcheggio come risulta alla Forestale. Il secondo terreno, invece, si trova a valle della strada provinciale e la costeggia. Con gli ultimi lavori è stata creata una rampa d’ingresso con pietrisco che ieri si presentava chiusa da una catena e un lucchetto. Nessun cartello indica che tipo di lavori si stanno svolgendo né chi li ha autorizzati. Zanna, che di Legambiente Sicilia è direttore, non ha dubbi sul fatto che quelle opere non siano autorizzate «perché non sono consentite dal Piano paesistico della Regione in vigore, che proprio nell’area in questione ha previsto un vincolo di massima tutela (zona 3), con espresso specifico divieto di realizzare parcheggi. Da sottolineare - puntualizza ancora Zanna - che l’intera zona é altresì tutelata essendo un Sito d’Importanza Comunitaria». Se prima in quei due terreni c’era abbondante vegetazione, l’utilizzo delle pale meccaniche ha sradicato tutto. E la preoccupazione maggiore di chi queste zone le frequenta è quella che, venendo meno l’azione di freno delle radici, con le piogge potrebbero giungere a valle fango e detriti. «Alterando la geomorfologia del territorio - dice Marco Vasile Testai, figlio di una comproprietaria della tonnara di Scopello- il rischio diventa serio e concreto». Ma sul perché questi due terreni di proprietà privata (ieri sul posto non c’era nessuno dei proprietari, ndr) siano stati spianati rimane il dubbio. Zanna preannuncia un esposto alla Procura della Repubblica di Trapani «per denunciare anche eventuali omissioni nell’impedire questo nuovo scempio». Proprio in quella zona, qualche anno addietro, Legambiente vinse la battaglia con la Provincia Regionale di Trapani per impedire di sistemare alcuni lampioni in quel rettilineo di strada provinciale dal quale si scorge il magnifico ed unico panorama sulla tonnara e sui faraglioni.

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