
MAZARA. La videosorveglianza diventa realtà. Se ne parla da oltre cinque anni ma finalmente è stata aggiudicata la gara di appalto.
L'ufficio "gare e appalti" attende dalla ditta aggiudicataria alcuni documenti indispensabili per chiudere la pratica, quindi potranno essere avviati i lavori. "La città sarà finalmente dotata di un moderno ed efficiente sistema di videosorveglianza, con l'installazione di 32 videocamere in punti strategici del territorio urbano, con l'obiettivo di garantire maggiore sicurezza". Diverse apparecchiature saranno dislocate nel centro urbano e nel centro storico ma anche le strade di maggiore traffico, ed in particolare dove si trovano i negozi, saranno guardati a vista dall'occhio della telecamera.
L'ufficio preposto ha concluso le operazioni di pubblico incanto, affidando all'impresa Telecom Italia spa i lavori di progettazione esecutiva, fornitura, installazione e messa in funzione di un sistema di videosorveglianza nel territorio comunale. Telecom Italia, attraverso la sua sede operativa di Palermo, avrebbe presentato l'offerta economicamente più vantaggiosa, attraverso una impresa del gruppo, ottenendo il punteggio complessivo di 94,30 punti su base 100 ed un ribasso del 2,28% sull'importo a base d'asta di € 279.752,07. Per l'avvio dei lavori l'ufficio è in attesa dei documenti richiesti dalle norme di previdenza. L'installazione e la messa in funzione della videosorveglianza saranno completati entro due mesi dall'avvio dei lavori. Tramite la rete wireless, le immagini provenienti dalle telecamere dislocate per la maggior parte nel centro urbano ma anche in punti strategici ed a maggiore rischio sicurezza della periferia mazarese, giungeranno ad una centrale di controllo ubicata presso il comando della polizia municipale.
Sulla base di una convenzione siglata dal comune con questura e comando provinciale dei carabinieri sarà assicurata la condivisione delle immagini con le forze dell'ordine.
Il comune si farà carico esclusivamente dei costi di gestione e manutenzione per il prossimo quinquennio, circa 15 mila euro all'anno, mentre la realizzazione dell'impianto è totalmente coperta dal finanziamento del Pon Sicurezza di circa 350 mila euro, che si va ad aggiungere ai circa 2 milioni di euro ottenuti dall'amministrazione Cristaldi per la realizzazione del nuovo commissariato di pubblica sicurezza nell'immobile confiscato alla mafia di via Sansone, i cui lavori sono stati avviati qualche giorno fa dall'impresa aggiudicataria dell'appalto Urega, la Coco Salvatore di Paternò, che ha ottenuto le ultime certificazioni da questura e prefettura per avviare gli interventi.
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