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Castelvetrano, via dalle bancarelle le t-shirt souvenir con mafiosi e lupara

Ordinanza del sindaco Errante dopo le proteste di Libera per le magliette: «Rimuovetele, la nostra città ha scelto la strada della legalità»

CASTELVETRANO. “Quelle magliette vanno tolte dal mercato sono offensive”. Un’ordinanza sarà notificata agli esercenti.
Libera Castelvetrano ha denunciato il cattivo gusto delle t-shirt con disegni che fanno esplicito riferimento alla cultura mafiosa e che vengono vendute nelle vicinanze del parco archeologico di Selinunte. Il presidio castelvetranese di Libera "Salvatore e Giuseppe Asta", di cui è responsabile Maria Teresa Nardozza Buccino, ha raccolto l'indignazione di alcuni lombardi, tredici tra dipendenti e soci della Coop Lombardia, che nei giorni scorsi sono arrivati a Castelvetrano per partecipare, nell'ambito del progetto "Adotta un ulivo", al primo campo di lavoro e di formazione sui terreni confiscati alla mafia, tra i quali quello di contrada Canalotto che lo Stato ha sottratto al boss palermitano Gaetano Sansone.Gli ospiti si sono imbattuti nelle magliette-souvenir che hanno suscitato in loro sdegno.
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