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Rifiuti a Mazara del Vallo, stipendi non pagati: i lavoratori confermano sciopero

«Si invitano pertanto i cittadini - afferma Lisma - a trattenere per le giornate di domenica 30 giugno e lunedì 1 luglio, i rifiuti nelle proprie abitazioni»

MAZARA DEL VALLO. Undici comuni nella morsa dell'immondizia. E' quello che si immagina possa accadere lunedì prossimo in undici comuni dell'Ato Tp2, gestito dalla società Belice Ambiente. Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Fiadel hanno confermato lo sciopero per il primo luglio, lunedì prossimo. Circa 300 lavoratori della Belice Ambiente S.p.A. in Liquidazione, si fermeranno per protestare contro il mancato pagamento del saldo di maggio, giugno e quattordicesima. Le "solite" proteste che ormai si trascinano da anni ed alle quali ancora non si possono dare risposte certe. Il liquidatore Nicola Lisma non si aspettava forse questa drastica decisione. "Nonostante sia imminente il pagamento del saldo del mese di maggio - dice - le organizzazioni sindacali hanno deciso di confermare lo sciopero del personale dipendente, indetto per lunedì prossimo". Il problema è sempre lo stesso. Se i comuni, o parte di essi, continueranno a non pagare le fatture inoltrate dalla Belice Ambiente, non si potranno pagare i dipendenti e quindi la spazzatura resterà sulle strade, ed in un periodo di gran caldo e con turisti che vogliono visitare la nostra provincia per la bellezza incomparabile e le sue monumentalità, far vedere la spazzatura nelle strade e sulle piazze invece dei monumenti, non sarà una bella cartolina di esportazione. "Si invitano pertanto i cittadini - afferma Lisma - a trattenere per le giornate di domenica 30 giugno e lunedì 1 luglio, i rifiuti nelle proprie abitazioni e conferirli nella giornata di martedì 2 luglio, per evitare il rischio dell'emergenza igienico-sanitaria, o comunque il brutto spettacolo per i cittadini e per i visitatori che già si trovano nel nostro territorio". Il liquidatore Lisma, nonostante le numerose sollecitazioni fatte ai sindaci soci, a versare quanto dovuto alla società, "ad oggi - dice - non siamo in grado di dare certezze né ai dipendenti né ai fornitori essenziali. Si invitano nuovamente i comuni - soci, a garantire con regolarità almeno le somme necessarie per l'ordinaria amministrazione". Non sappiamo se l'appello di Lisma verrà accolto ma l'Ato Tp2, come tutti gli altri Ato della Sicilia, è destinato a scomparire. Dal 1° ottobre al loro posto subentreranno le SRR e gli ARO (ambito di raccolta ottimale) , le nuove sigle che designeranno la raccolta dei residui solidi urbani in Siclia. Dietro a queste sigle vi sono i comuni ed i rispettivi sindaci che dovranno gestire i servizi di spazzamento, raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti e dovranno appaltarli.

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