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Privati salvano monumento a Castelvetrano, recuperata antica vasca

Promotore il Club Unesco che ha effettuato la raccolta di fondi

CASTELVETRANO. Più che un’adozione di un monumento si tratta di un salvataggio dagli agenti atmosferici che stavano corrodendo le guglie e la staticità della «Vugghia di l’acqua». Promotore il Club Unesco di Castelvetrano, che attraverso la raccolta di fondi arrivati da privati, imprenditori e dalla vendita di essenze arboree mediterranee ha ottenuto la concessione dal comune di Castelvetrano, per il recupero del monumento ubicato, all’incrocio tra le vie Crispi e Mazzini e quindi l’affidamento momentaneo per sottoporlo alle curi di pulitura e messa in sicurezza. Il grande impegno del presidente del club il dottore Nicola Miceli, ha portato alla elaborazione di un progetto redatto dai giovani architetti Gin Vito Luppino e Angelo Curti Giardina soci del Club . Il tutto con una preliminare ricerca storica attraverso materiale fotografico d’epoca e per l’istruttoria della pratica dei soci Giuseppe La Grassa e dello stesso tecnico del comune l’ingegnere Danilo La Rocca,facenti parte del gruppo di lavoro per lo studio del monumento.Il primo intervento conservativo fu fatto nel 2011 con la messa in sicurezza delle guglie che minacciavano di crollare a causa delle infiltrazioni di acqua piovana. Si tratta di una vasca di smistamento dell’acquedotto di Biggini, terminato da Giovanni III d’Aragona e Tagliavia nel 1615, opera colossale per quei tempi che dotò Castelvetrano di acqua corrente dalle classiche fonti che avevano già dissetato Selinunte. Nello scudo, oggi in gran parte perduto, dovevano essere incisi i nomi dei giurati di quell’anno, di essi si riconosce il nome Firreri. L’acquedotto, costruito in catusato di argilla, fu realizzato con notevoli accorgimenti tecnici onde superare i dislivelli attraverso ponti sul vallone della Paglia e sul Modione La fontana della Ninfa.«Mi compiaccio con l’iniziativa del club Unesco volta alla conservazione di una importante tessera del tessuto storico monumentale della città precisa il consulente del sindaco Francesco Saverio Calcara al quale va dato il merito della tempestiva messa in opera di alcune fasce di acciaio nel 2011 per evitare il collasso del monumento». Intanto anche altri monumenti necessitano di interventi urgenti come la Chiesa Madre, dove pericolose infiltrazioni dal tetto stanno mettendo a rischio la parete della stessa Chiesa.

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