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Marsala, navigare nella laguna dello Stagnone: per il Comune a «impatto zero» si può

Chiesta l’autorizzazione alla Provincia per le imbarcazioni da diporto che rispettino l’ambiente

MARSALA. Si apre uno spiraglio per la navigabilità dello Stagnone per la stagione estiva. Il Comune di Marsala ha infatti richiesto al presidente della Provincia di Trapani, Darco Pellos, il rilascio della autorizzazione per la navigabilità della laguna. La richiesta è stata supportata dalla trasmissione alla Provincia della "valutazione di incidenza ambientale" che era stata richiesta ed era condizione essenziale per il rilascio della navigabilità.
«L'obiettivo di contemperare la tutela della Riserva naturale con l'attività da diporto necessitava di uno studio specifico. È stato fatto in maniera rigorosa, idoneo a consentire la navigabilità dello Stagnone a residenti e turisti, limitatamente al periodo estivo». È quanto afferma il sindaco Giulia Adamo nella nota di trasmissione della "Vas" alla Provincia. Lo studio è stato effettuato dal settore Territorio e Ambiente, diretto dall'ingegnere Francesco Patti che si è avvalso della collaborazione del biologo Pasquale che ha una considerevole esperienza anche all'estero. Dall'approfondimento tecnico e scientifico è emerso che il diportismo può avere un impatto potenziale considerevole sulle biocenosi marine della laguna protetta.
Tuttavia, considerato che il fenomeno è circoscritto al periodo estivo, si è proposto di dare una concessione in deroga alla navigazione ad un numero limitato di imbarcazioni che possiedano determinati requisiti tra i quali un motore ecologico con potenza non superiore ai 15 HP, nonché un pescaggio non superiore ai 70 centimetri. Una "navigazione controllata" in sostanza che non mancherà di fare contenti i tradizionali" amanti dello Stagnone".
È stata invece rinviata la possibilità di regolamentare in maniera definitiva la navigazione all'interno dello Stagnone, subordinandola ad un Piano di Gestione, che soddisfi adeguatamente le finalità di protezione della riserva stessa senza precludere il suo utilizzo da una parte della comunità locale e delle attività commerciali. La richiesta del Comune di Marsala si inquadra in una progettualità più ampia che tende a rivitalizzare lo Stagnone, con le sue isole di Mozia, Lunga,Santa Maria e Schola. «In tal senso stiamo lavorando ad un progetto europeo con una importante università di Biologia marina per una maggiore ossigenazione delle acque. Scopo è quello di aumentare l'ingresso del mare intervenendo anche sui canali ostruiti».

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