Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Pochi medici: rischio paralisi all’ospedale Sant’Antonio di Trapani

TRAPANI. Personale carente all’ospedale e prestazioni sanitarie a rischio. La denuncia è del deputato regionale Girolamo Fazio che ha chiesto l’intervento del governatore Rosario Crocetta. I dati che snocciola l’ex sindaco sono impietosi: quarantadue dei 212 medici che attualmente prestano servizio al Sant´Antonio hanno un rapporto di lavoro a tempo determinato che scadrà tra questo ed il prossimo anno; quindici infermieri sono precari e, in questa situazione, specie in alcuni reparti, il rischio di non poter assicurare le prestazioni sanitarie ordinarie è altissimo. Una situazione allarmante, insomma, quella sottolineata dal deputato. In particolare, nel reparto di oncologia operano tre medici, il primario e due medici a contratto con scadenza a luglio e ad agosto 2013; nel reparto di neurologia operano tre medici di ruolo e quattro a contratto, per due in scadenza a fine estate e per gli altri due tra la fine del 2013 e l´inizio del 2014; nel reparto di ortopedia operano sette medici, due dei quali con contratti a tempo determinato in scadenza nel 2014; nel reparto di oculistica operano tre medici, di cui uno a contratto, in scadenza nel 2014; nel reparto di chirurgia Pediatrica operano sei medici, di cui due a contratto con scadenza nel 2014; nel reparto di chirurgia Generale operano un medico di ruolo ed un medico a contratto con scadenza nel 2014; al pronto soccorso opera un medico con contratto a tempo determinato fino al 2014, un medico è andato via e non è stato sostituito ed un altro è stato trasferito in Direzione sanitaria. A ciò si aggiunge che molti medici di ruolo sono inseriti nella turnazione per garantire le prestazioni sanitarie nell´isola di Pantelleria per il reparto di Ostetricia e Ginecologia e il servizio di radiologia ad Alcamo. «Già allo stato attuale si sono evidenziate numerose criticità – sottolinea Fazio - al pronto soccorso è stato necessario chiudere l’osservazione breve, a causa della carenza di personale, il primario di oncologia ha pubblicamente comunicato che sarà costretto a chiudere l’ambulatorio per gli esterni poiché sono rimasti solo lui ed un assistente, ed è a serio rischio la possibilità per i pazienti di sottoporsi al trattamento chemioterapico presso la struttura, in Chirurgia le liste d’attesa rischiano di diventare lunghissime, in quanto, a causa della carenza di personale la programmazione degli interventi è divenuta complessa». Dall’Asp non è stato possibile ricevere una replica nonostante i contatti telefonici, a cui ha fatto seguito anche l’invio di una mail, con l’Ufficio-stampa.

Caricamento commenti

Commenta la notizia