
SALEMI. Alle dieci del mattino, quando la macchina con le reliquie si ferma davanti al Castello, ci sono più vigili urbani che fedeli. Atmosfera irreale. Mezzo centro storico di Salemi interdetto alle auto, divieti di transito e cartelli ovunque, ma il paese è deserto. Alle dieci del mattino, ad accogliere la ciocca di capelli tagliata a papa Wojtyla un settimana prima della morte e il quadro davanti al quale il pontefice si raccoglieva giovane in preghiera, ci sono soltanto una decina di infermi e il corteo dei bambini della scuola Giovanni Paolo II.
Poche centinaia di metri per portare a piedi le reliquie del beato polacco lungo il maestoso corso principale fino alla chiesa Madre, poi l'esposizione sull'altare. Il padre di un giovane in carrozzella si sporge a toccare il dipinto considerato miracoloso, un altro ragazzo sofferente quasi lo sfiora. È il quadro della Madonna Assunta di Niegowic, della prima parrocchia assegnata a Wojtyla nel 1948. UN SERVIZIO SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI.
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