TRAPANI. Una città che punta sul turismo, come Trapani, deve fare i conti, però, con cadenza quotidiana, con disservizi, inefficienze e negligenze. Basta fare un piccolo tour per toccare con mano le criticità, partendo dall’autostazione di piazza Ciaccio Montalto. Qui arrivano i pullman. Qui arrivano i turisti. I bagni, però, sono chiusi.
«Una situazione - denuncia Giuseppe Cirobisi, segretario Fast- Confsal - che va avanti ormai da parecchio tempo. Un vero e proprio paradosso dal momento che l’autostazione è il punto di snodo di bus e pullman. Per usufruire dei servizi igienici, i turisti devono rivolgersi ai bar della zona. Ma ad utilizzare i mezzi sono anche gli studenti e i lavoratori-pendolari. Nessuno, però, finora si è rimboccato le maniche per riaprire i bagni».
Ad un tiro di schioppo dall’autostazione, il terminal dei bus dell’Ast e dell’Atm, nella zona del Palazzetto dello Sport. Qui di recente, dopo le festività pasquali, l’amministrazione comunale ha eseguito una pulizia straordinaria per dare un maggiore decoro alla struttura-fantasma. Poco movimento e tanta desolazione. Salendo su un bus ci si rende conto delle acrobazie che deve fare l’autista per evitare buche e avvallamenti che mettono in pericolo l’incolumità dei passeggeri. C’è anche una pozzanghera dove ristagna acqua putrida che fa da richiamo a zanzare ed altri insetti.
«Purtroppo - afferma Giuseppe Cirobisi - qui la viabilità è disastrosa. Sono state rimosse le erbacce, ma l’asfalto continua ad essere pieno di buche».
Arrivano due turiste inglesi. Si guardano attorno con aria smarrita. Nessuna indicazione sull’orario di arrivo e di partenza dei mezzi. Benvenute nella città della vela. E per attendere l’arrivo del bus per San Vito, le due ragazze di accomodano sui gradini del terminal. Questa mattina alle 12,30 è in programma un incontro alla prefettura per denunciare, per l’ennesima volta le criticità dell’autostazione e del terminal. Che sia, finalmente, la volta buona per una inversione di tendenza?.
Bagni chiusi all’autostazione: il terminal bus nel degrado
Il sindacato Fast-Confsal chiede l’intervento del prefetto
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