MARSALA. Un progetto comune per il recupero ambientale e la valorizzazione conservativa dello Stagnone. E' stato redatto grazie alla collaborazione tra la Provincia regionale di Trapani, il Comune di Marsala, il Dipartimento della Terra e del Mare dell'Università di Palermo e il Consiglio Nazionale delle Ricerche". Il progetto, al quale è legata la salvaguardia del patrimonio naturale della laguna marsalese con la sua biodiversità che svolge un ruolo fondamentale nell'assicurare la vita nelle acque dello Stagnone, nasce dall'allarme lanciato da anni circa i rischi, quanto mai reali, di un suo irreversibile degrado.
L'"Allarme Stagnone" è stato rilanciato da recente nel corso dell'incontro di una delegazione del Comitato-Pro Birgi, guidata da Franco Gambino, con il sindaco Giulia Adamo, presenti il professore Antonio Mazzola, direttore del Compartimento delle Scienze, della Terra e del Mare dell'Università di Palermo, l'ingegnere Ninni Candela, responsabile del settore Lavori Pubblici della Provincia, l'ingegnere Benedetto Mezzapelle e il professor Baldo Rallo. Qui un accorato appello circa il graduale degrado idrobiologico-ambientale della laguna marsalese. Alla base il mancato riciclaggio delle acque che ha portato alla formazione di banchi di pericolosa mucillagine da una parte e alla scomparsa di quelle che erano le tradizionali specie ittiche dello "Stagnone".
Il progetto dell'accordo di collaborazione si propone il monitoraggio dello stato di salute della laguna marsalese attraverso l'analisi dell'evoluzione e il confronto con i dati pregressi. In particolare sarà effettuata un'analisi delle caratteristiche ambientali dei sedimenti, l'ittiofauna e il ruolo che sulla "salute" della laguna protetta ha la "posidonia oceanica" (le tradizionali alghe) come habitat e sopporto della fauna ittica. Una volta ultimato il progetto è stato trasmesso alla CEE per essere ammesso a finanziamento. Intanto il sindaco Adamo rilancia il progetto di un intervento urgente per riassicurare l'ossigenazione della laguna e che miri alla riattivazione dei canali che portano l'acqua piovana dal fiume Birgi nello "Stagnone" e ripristinare le "bocche" ormai quasi totalmente ostruite dai detriti. Una iniziativa che era stata lanciata alcuni anni da Giulia Adamo nella qualità di presidente della Provincia con uno studio affidato al professor Goffredo La Loggia, rimasta a livello intenzionale .
Caricamento commenti
Commenta la notizia