TRAPANI. Sono partiti i lavori di messa in sicurezza della Colombaia. Si tratta di un intervento atteso da tempo, che punta a scongiurare il rischio di crolli per l’antico castello di mare. Il sito da decenni versa in condizioni di degrado ed abbandono. Ad aggiudicarsi l’appalto, indetto dalla Soprintendenza ai beni culturali per un importo di 600 mila euro, è stata l’Ati “A&P. Costruzioni” di Alcamo. Nei giorni scorsi i componenti dell’associazione “Salviamo la colombaia”, che da anni si batte per chiedere il recupero del sito, arrivando a raccogliere anche cinque mila firme, hanno fatto un sopralluogo nell’isolotto. Sono già stati collocati i ponteggi esterni alla struttura e gli operai hanno pulito i solai e le scale. Insomma, i lavori procedono a ritmo spedito. E da subito sono tornati alla luce alcuni dei “tesori” della Colombaia, rimasti per tanto secolo nascosti sotto cumuli di rifiuti ed erbacee. “È stato scoperto ed aperto – ha fatto sapere Luigi Bruno, presidente dell’associazione - un cunicolo che porta ad una delle celle dell’armeria, che era rimasto nascosto per chissà quanti anni. È stato anche rilevato un corpo sigillato privo di aperture di qualsiasi genere ed individuati un’altra cisterna ed un pozzo. Chissà quante altre cose interessanti saranno scoperte del corso dei lavori”. La messa in sicurezza rappresenta naturalmente un primo stralcio degli interventi da portare in cantiere. Resta infatti in ballo il progetto di ristrutturazione e la futura destinazione d’uso dell’antico castello di mare. L’associazione di Luigi Bruno ha intanto lanciato nuove proposte, chiedendo come prima cosa la rimozione del vecchio relitto di un barcone affondato proprio davanti il molo della Colombaia, in modo da permettere l’attracco delle navi da crociera che fanno tappa nel porto di Trapani.