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Marsala, al capolinea l’idillio Udc-Pd: venti di crisi sulla giunta Adamo

Fuoco di fila bipartisan contro il sindaco accusato di snobbare il consiglio. E il vicesindaco Vinci abbandona i lavori

MARSALA. Segnali di crisi per la "prima" giunta municipale.Sono giunti dall'ultima seduta del consiglio comunale che ha visto la "corazzata Adamo" affondata dai siluri "bipartisan" che hanno mostrato come (al momento) l'idillio Udc-Pd sembra essere giunto al capolinea. Maggioranza ed opposizione, per l'occasione, si sono trovati d'accordo a sparare a zero contro il sindaco e la giunta,fino a determinare,per protesta, l'abbandono dell'aula del vice sindaco Antonio Vinci,durante l'intervento dell'ex vice presidente Rosanna Genna. Ben 23 i consiglieri che sono intervenuti per le "comunicazioni" e soltanto tre, alla fine, hanno speso una parola a favore del sindaco e la sua giunta: il presidente Enzo Sturiano (il quale tuttavia qualche frecciata l'ha lanciata)e i consiglieri Arturo Galfano e Ginetta Ingrassia. Per il resto è stato proprio un fuoco di fila nei confronti del sindaco, accusato di "snobbare" il consiglio comunale, di non avere alcun rapporto con i consiglieri comunali tanto da ignorarli nelle "inaugurazioni", di amministrare ed impegnare fondi di bilancio senza consultarsi con le varie commissioni consiliari.
Tre le questioni di fondo che hanno fornito a buona parte dei consiglieri di "sparare a zero" sul sindaco e la sua giunta: i presunti compensi che sarebbero destinati a Laurent Samou che cura il progetto turistico "Marsala tutto l'anno" (problema sollevato da Salvatore Di Girolamo), i lavori del "giardino del gusto" fatti a Porta Nuova (portato alla ribalta da buona parte dei consiglieri) e lo stato di abbandono in cui è stata lasciata la casa di riposo "Giovanni XXIII", tema affrontato da Michele Gandolfo. Ma i segnali di crisi hanno avuto una inquietante conferma dalle dichiarazioni di Enzo Russo del Pd e Guglielmo Anastasi di Forza Marsala. Quest'ultimo ha infatti dichiarato di dissociarsi dalla maggioranza e di votare, in futuro, solo quegli atti che vanno in direzione "dell'interesse della città e dei marsalesi". Anche Enzo Russo ha dichiarato di non essere più in maggioranza e restare a Sala delle Lapidi approvando solo quelle delibere che vanno in direzione di una ripresa della città "che - ha detto - oggi va alla deriva senza che ci sia una vera e propria programmazione".
E a proposito proprio nei giorni scorsi il capogruppo del Pd Nicola Fici, presidente della commissione Bilancio aveva anticipato la sua volontà di non votare il Bilancio senza gli opportuni chiarimenti da parte del sindaco Adamo. Questa,intanto,ieri ha avuto dure parole nei confronti del consiglio comunale per le accuse lanciate a lei e alla sua giunta. Legittimo attendersi nelle prossime ore degli sviluppi della ormai traballante situazione politivo-amministrativa.

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