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I sapori? Scambio culturale tra popoli: al via corso di cucina per immigrati

Promosso dal Consorzio Solidalia che ospita tanti stranieri. Si lavora anche su formazione e lingua italiana

MARSALA. Un corso di formazione per gli ospiti del Centro per Immigrati e richiedenti asilo politico SPAR)di Paolini gestito dal Consorzio "Solidalia". L'iniziativa, già avviata a febbraio e che proseguirà per tutto il nese di marzo, è della sezione IAL Sicilia (Istruzione, Apprendimento e Lavoro) di Marsala ed è destinata non soltanto agli ospiti del Centro ma anche agli stranieri residenti a Marsala che gravitano attorno alla struttura di contrada Perino.
A beneficiare dello stage sono anche gli stessi stagisti che attraverso l'incontro con "l'altro" possono accrescere la loro conoscenza del mondo in un'ottica multiculturale.
Lo stage è fatto di tre incontri settimanali: il martedì, il mercoledì e il venerdì, per una durata di 5 ore ciascuno per un totale di 180 ore. Otto, al momento gli stagisti impegnati in tre distinti laboratori: uno di italiano, uno di cucina e un terzo di comunicazione. Il primo prevede incontri che mirano all'apprendimento di termini in linea con i temi di maggiore interesse per i beneficiari. Grazie ad una attenta "analisi dei bisogni" gli utenti possono superare le difficoltà di comunicazione che spesso costituiscono l'ostacolo nel confronto con la comunità autoctona. Lo stage si concluderà con la creazione di una piccola dispensa che sarà a disposizione degli attuali e dei futuri beneficiari del Centro,incentrata su una serie di argomenti di vita quotidiana. Il secondo laboratorio è invece incentrato sulla cucina, "valido strumento di scambio culturale". Sulla diversità di usi e tipicità si mira infatti a creare un ponte tra identità diverse che contribuiscono a superare anche le difficoltà di comunicazione verbale. Le pietanze preparate nel corso degli incontri al Centro stanno infatti consentendo un valido confronto tra la cucina siciliana e quelle africana e asiatica in quanto si tratta di piatti di etnie e tradizioni diverse (Italia, Nigeria,Afganistan, Pakistan, Tunisia, Guinea Bissau, Camerun ed Eritrea) tanto che gli chef hanno preparato pietanze delle diverse nazionalità dalla pasta con l'aglio ai primi pakistani ed afgani.
Ieri ha preso il via il terzo laboratorio che si svolge in collaborazione con l'emittente radiofonica locale"Radio Itaca".E' il progetto"racconto condiviso" con storie ed esperienze a confronto.Sia i beneficiari del Centro Sprar che gli esterni narreranno storie di immigrazione e delle culture di origine.
Saranno affrontati temi quali il matrimonio,la concezione della donna, i vari sistemi di accoglienza europea; il tutto alternato a curiosità culinarie, una selezione musicale a tema e interventi telefonici con i radioascoltatori.
 

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