TRAPANI. Vincendo a Monza contro la Tritium (squadra di Trezzo sull’Adda), il Trapani ha eguagliato il record di sei vittorie esterne consecutive stabilito lo scorso anno. Stesso risultato di allora (2-1), quando l’ultimo anello di quella catena venne chiuso a Frosinone, ai danni dei ciociari allenati dall’ex rosanero Eugenio Corini, oggi tecnico del Chievo. Il successo di Monza ha riportato il Trapani in testa alla classifica, scavalcando nuovamente, per un punto, la «corazzata» Lecce che, rispetto ai granata, però, deve ancora osservare il suo turno di riposo in campionato conseguente al numero dispari delle squadre che compongono il girone A della Prima Divisione. A dare il «la» alla vittoria (il 2-1 finale è stato di Giuseppe Madonia, su rigore, dopo il momentaneo pareggio dei padroni di casa) una rete del difensore Rocco D’Aiello, alla sua prima stagione in granata.
«Mamma mia da quanto tempo non segnavo - ricorda il centrale palermitano - era il campionato 2007-2008 quando giocavo nel Gela, in C2, ed andai a segno contro la Vibonese». Da Gela, D’Aiello ha fatto, poi, il grande salto in serie B, al Torino, passando, poi, sempre in «cadetteria», per la Triestina e l’Albinoleffe. «Non sono state, per me, belle stagioni e non ho giocato neanche moltissimo - afferma D’Aiello - e pertanto quando la scorsa estate è arrivata la chiamata di mister Roberto Boscaglia ho accettato con grande entusiasmo anche perché da lontano seguivo il Trapani e sapevo della mentalità vincente del suo allenatore, uno che viene dalla gavetta e che merita di mettere la ciliegina sulla torta... quale, però, non lo dico». La lettera «B», al momento, è impronunciabile in casa granata e Rocco D’Aiello (lontano parente dell’omonimo mediano soprannominato «Ercolino sempre in piedi», anche lui palermitano, che giocò nel Trapani negli anni ’70 nell’allora C unica) si adegua. Sul Giornale di Sicilia in edicola l'articolo completo.