ALCAMO. Quanto costa agli alcamesi la politica. Un dato che fa riflettere riguarda le spese per le attività del consiglio comunale. Ben 22 mila 800 euro sono stati impegnati dall'amministrazione Bonventre per pagare i gettoni di presenza ai consiglieri comunali per la partecipazione alle sedute del massimo consesso civico e alle varie commissioni consiliari nel mese di febbraio scorso. Ogni mese la cifra è attorno ai 20 mila euro. In più, vanno considerati i rimborsi ai vari enti datori di lavoro dei consiglieri stessi e l'occupazione dell'aula consiliare per oltre un mese, tra novembre e dicembre, da parte di Ignazio Caldarella per la protesta pro-precari.
Gli annunci da campagna elettorale, in tema di riduzione dei costi della politica, rimangono tali? "Anzi, rispetto al passato queste spese sono state ridotte", assicura l'assessore comunale all'Economia, Gianluca Abbinanti.
Ma la cittadinanza continua a sborsare fior di quattrini, pur contestando l'inutilità di molte sedute che si dilazionano nel tempo. Il regolamento regionale per la determinazione delle misure minime delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza degli amministratori locali in Sicilia è vecchio di almeno dodici anni.
È un regolamento che fissa per i Comuni con popolazione superiore a 40 mila abitanti, e tra questi Alcamo con una popolazione attuale di circa 46 mila, l'indennità di funzione per il vicesindaco pari al 75% di quella prevista per il sindaco, e per gli assessori e il presidente del consiglio comunale un'indennità pari al 65% di quella prevista per il sindaco, mentre l'indennità di funzione del vicepresidente del consiglio nella misura del 75% di quella prevista per il presidente del consiglio. Con delibera consiliare del dicembre 2002, il consiglio comunale stabilì di aumentare la misura del gettone di presenza da 53,20 euro a 80 euro. Nell'ottobre 2007, con delibera di giunta, fu ridotta del 20% l'indennità di funzione agli amministratori. Poi vari provvedimenti successivi. Fatto sta che attualmente il gettone per ogni consigliere comunale alcamese ammonta a 60,75 euro. Ed è quindi di 22.800,89 euro, per l'esattezza, l'importo lordo di spesa impegnato per l'indennità di presenza alle sedute del mese scorso: si va dai 1.032,75 euro (ridotti a 948,77 euro) per le 17 sedute a cui hanno preso parte, rispettivamente, Giuseppe Campisi, Gaspare Coppola, Vito Lombardo, Antonio Pipitone, mentre il minimo è stato corrisposto a Rosario Dario Pirrone: 303,75 euro per cinque sedute.
Ecco, invece, gli importi lordi delle spettanze mensili a sindaco e assessori: per Sebastiano Bonventre, essendo in aspettativa il 50 per cento di 3 mila 162,58 euro pari quindi a 1.581,29 euro, al vicesindaco Gino Paglino il 75 per cento, agli assessori il 65 per cento.
«Gettoni» ai consiglieri, Alcamo spende 22 mila euro
È la somma sborsata nel solo mese di febbraio per consigli e commissioni
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