MARSALA. "Il Comune di Marsala si costituirà parte civile e chiederà un risarcimento danni nei confronti del ministro della Pesca Mario Catania per la riduzione della quota-tonno". È l'intendimento manifestato ieri dal sindaco Giulia Adamo nel corso dell'incontro avuto con la marineria marsalese che in massa nella mattinata ha presidiato la sala consiliare di Palazzo VII Aprile. Una pacifica, simbolica «occupazione» con cui centinaia di marittimi, con in testa gli armatori Uccio Tramati, Luigi Li Causi e Matteo Trono, hanno inteso protestare contro la decisione del ministro Catania di ridurre la quota-tonno assegnata per il 2013 al sistema del "palangaro", sistema esclusivo di pesca praticato da sempre dalla marineria locale. Questa ha incontrato i rappresentanti di alcune commissioni consiliari e nel primo pomeriggio anche il sindaco Giulia Adamo che si è messa alla testa della protesta. Sia il sindaco Adamo che il senatore Tonino D'Alì, il deputato marsalese del Pd all'Ars Antonella Milazzo e l'ex deputato regionale Toni Scilla, hanno manifestato piena solidarietà alla marineria che inopinatamente e immotivatamente ha visto ridurre quella quota-tonno (già ritenuta insufficiente per la flotta peschereccia marsalese) da 300 a 265 tonnellate, con le 35 tonnellate in meno finite al sistema della circuizione (le tonnare volanti) che hanno avuto attribuita una nuova quota di 1.450 tonnellate, superiore di 20 tonnellate a quella inizialmente concordata (40 tonnellate vanno alla pesca sportiva). E così il malessere della marineria marsalese che è esplosa in maniera forte, ma democratica. Nel corso dell'incontro il sindaco Adamo, che condivide in pieno la protesta della marineria per essere stata ancora una volta penalizzata, è stata chiara: "Non ci fermeremo per niente-ha assicurato-dinanzi all'assurdo del Ministro Catania che con un vero e proprio "volta faccia" è venuto meno agli impegni assunti con l'assessore Dario Cartabellotta al quale vanno tutta nostra stima e solidarietà per l'azione di sostegno alle legittime esigenze della marineria marsalese, anche se per quel piccolo aumento della quota-tonno". Il sindaco Adamo, ribadendo la sua fiducia nei confronti dell'assessore Cartabellotta che ha già fatto sentire le rimostranze a livello di Governo, va oltre la protesta e ricorda come il ministro Catania "che si è candidato proprio in Campania dove è la più importante flotta che adotta il sistema della circuizione, subito dopo la tornata elettorale firmi un decreto che impingua la quota per la marineria campana e penalizzi ancor più la flotta marsalese". Intanto il sindaco ribadisce l'invito all'assessore Cartabellotta ad intentare azione legale nei confronti del Ministro della pesca, dinanzi alla Comunità Europea. In serata la marineria ha lasciato Palazzo VII Aprile per tornare ad occupare l'aula consiliare martedì prossimo.