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Ottomila euro di beneficenza «Ma a noi non sono mai arrivati»

La replica: «Purtroppo, le spese della serata sono state superiori agli incassi»

TRAPANI. Che fine ha fatto la donazione di 8 mila euro annunciata lo scorso anno? E' la domanda che Aldo Grammatico, presidente della sezione provinciale dell'Aism, l'associazione italiana sclerosi multipla, rivolge agli organizzatori della "Trapani Arabians Horses Cup", alla vigilia della quarta edizione in programma nel fine settimana. Grammatico sottolinea che gli organizzatori nel 2012 avevano annunciato che gli 8 mila euro ricavati con l'asta di beneficenza, non sono stati mai consegnati come, invece, annunciato nel corso della cena di gala ed in occasione della chiusura della manifestazione. "Non abbiamo ricevuto, fino ad ora, nemmeno un euro del ricavato dell'asta - afferma Grammatico -, nonostante numerose siano state le sollecitazioni volte ad ottenere chiarimenti riguardo il mancato trasferimento delle somme". Per Grammatico, infine, "è eufemisticamente paradossale apprendere che ad un anno di distanza quella manifestazione venga replicata con il coinvolgimento, anche finanziario, degli enti locali". "Conosco l'impegno dell'Aism sul territorio e la sofferenza delle persone affette da sclerosi multipla e mai avrei voluto che si verificasse un equivoco di questo tipo - è stata la replica di Antonio Culcasi, presidente del "nuovo gruppo equestre Monte Erice" -. Quando lo scorso anno pensai di devolvere un contributo all'Aism, frutto dell'asta di beneficenza organizzata nel corso della manifestazione, ho specificato ai componenti del comitato direttivo che si sarebbe trattato del ricavato della serata al netto delle spese sostenute. Purtroppo, le spese sono state superiori agli incassi, tutto certificato e dimostrabile, tanto che ho dovuto aggiungere personalmente dei soldi per coprire i costi della serata. L'unica colpa che mi si può imputare è non aver comunicato, per iscritto, all'Aism l'impossibilità di adempiere a quanto mi ero prefissato. La somma di 8 mila euro, infine, non è quella realmente incassata con l'asta di beneficenza".

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