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Marsala, videosorveglianza sempre al «buio»: contenzioso tra Comune e ditta

La D.a.b. ha chiesto la rescissione del contratto per inadempienze; il vice sindaco, il risarcimento del danno

MARSALA. Finisce in Tribunale il contenzioso tra il Comune e la ditta romana che ha realizzato la videosorveglianza in città. La D.a.b. ha. infatti, chiesto al Tribunale la rescissione del contratto stipulato con il Comune nel 2009, sindaco l’avvocato Renzo Carini. Alla base della richiesta le presunte «gravi inadempienze del contratto d’appalto» proprio da parte del Comune. In pratica la ditta romana chiede una somma di 51 mila euro: 36 mila a saldo dei lavori eseguiti per l’installazione delle telecamere a circuito chiuso, 5 mila per maggiori oneri per danni subiti dal mancato collaudo e 10 mila come risarcimento danni per «lucro cessante».

Senza dire però che la videosorveglianza di fatto non è stata mai attivata proprio per il mancato collaudo. Della videosorveglianza si cominciò a parlare nel 2007, con l’allora sindaco il notaio Eugenio Galfano. Poco dopo venne alla luce un fatto insolito: erano due le ditte incaricate della installazione della videosorveglianza che non funzionò mai in quanto le due ditte avevano utilizzato sistemi diversi nella installazione delle 34 videocamere, poste in punti nevralgici del traffico urbano o in obiettivi sensibili; ma le videocamere andarono presto in tilt. Nel maggio 2009 un cottimo fiduciario per cercare di ripristinare 25 delle 34 telecamere a circuito chiuso. Poco meno di un anno dopo, marzo del 2010,l’appalto della manutenzione aggiudicato alla D.a.b. per un importo di 70 mila euro con l'architetto Vincenzo De Vita, nominato «coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione per lavori di interventi di manutenzione sul sistema di video sorveglianza». Le videocamere continuano ad essere spente, la ditta a non essere pagata ed oggi il contenzioso finisce in Tribunale. Il Comune ha deciso di resistere in giudizio nominando l’avvocato Luigi Laudicina, che viene autorizzato dal vice sindaco Antonio Vinci a proporre risarcimento per l’eventuale danno che avrebbe subito il Comune. Ma intanto a non funzionare non sono soltanto le telecamere della videosorveglianza, ma anche quelle della Zona a traffico limitato che riguarda buona parte del centro storico. Anche queste telecamere, collegate con il server in funzione presso l'Ufficio Tecnico del Comune, non sono attive. E pare per un vero e proprio assurdo: per un guasto il «server» è stato inviato alla ditta per la riparazione, ma non essendo stata pagata la ditta ha trattenuto il server in pegno. Il problema dovrebbe essere risolto a breve e presto le telecamere della Ztl torneranno a funzionare.

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