TRAPANI. Giovanni Abate non avverte, nè pensa che il Trapani avvertirà, particolari pressioni di carattere psicologico nel big match che si giocherà lunedì, in posticipo serale, a Lecce. «Quelli che avvertiranno maggiormente la pressione psicologica - afferma – saranno i giallorossi, perché giocano in casa, sono primi in classifica noi inseguiamo ad una distanza minima (due punti, con il Lecce che, al contrario del Trapani, deve ancora osservare il suo turno di riposo, ndr). Se dovessero incontrare delle difficoltà contro noi - continua l’attaccante granata - non so, poi, come reagirebbe il pubblico di casa». Il capocannoniere granata (al suo attivo «Re Giovannino» ha 10 gol) ostenta serenità: «Siamo tranquilli anche se siamo coscienti che dovremo giocare una partita molto attenta. Sarà importante la fase difensiva soprattutto sulle fasce dove, per il Lecce, operano giocatori come Falco e Chiricò. Noi attaccanti ed i centrocampisti non dovremo lasciare soli i difensori, come invece, qualche volta abbiamo fatto. E, comunque, giocheremo in uno stadio bellissimo, molto grande (e per questo operando in profondità cercheremo di mettere in difficoltà la difesa del Lecce). Lo scenario, inoltre, sarà fantastico, con un tifo molto caloroso». Il big match si gioca in posticipo serale perché sarà trasmesso in diretta televisiva da RaiSport1 (fischio d’inizio alle 20,45). In campionato, quest’anno, il Trapani ha giocato due volte «in notturna», entrambe le partite nel girone di andata. La prima fu proprio con il Lecce ed è finita 0-1 con gol di Foti per una vittoria non pienamente meritata dai giallorossi, la seconda alla sedicesima, a Reggio Emilia, dove i granata vinsero sulla Reggiana 3-1 con lo stesso Giovanni Abate, Totò Gambino ed Emilio Docente che rimontarono l’iniziale vantaggio, quello sì veramente immeritato, dei padroni di casa che trasformarono, con Paolo Rossi, un calcio di rigore generosamente concesso. «Non sono più scaramantico, lo sono stato - confessa Giovanni Abate -. Dico solo che nelle partite giocate di sera ci esaltiamo». Domenica scorsa, contro il Lumezzane, i granata hanno dato anche dimostrazione di «pazienza» perché, dopo le infruttuose scorribande iniziali e qualche brivido sulle ripartenze degli ospiti, hanno saputo aspettare per infliggere, con Mario Pacilli e Matteo Mancosu, i due gol della sconfitta ai rossoblù. Probabilmente a Lecce bisognerà avere lo stesso tipo di «pazienza». «Essere pazienti è segnale di maturità - afferma Abate -: contrariamente allo scorso anno quando abbiamo pareggiato, perso o rischiato di perdere partite che cercavamo di stravincere, ora sappiamo meglio quando attaccare per far male all’avversario o rifiatare». Ieri, intanto, con l’ultimo degli acciaccati Fernando Spinelli che ha ripreso a lavorare assieme al gruppo, i granata hanno svolto una seduta mattutina di allenamento su base tecnico-tattica al «Roberto Sorrentino» dove si sono dati appuntamento per questo pomeriggio alle 14,30.
Lecce-Trapani, via al conto alla rovescia. Abate: «Loro saranno sotto pressione»
"Quelli che avvertiranno maggiormente la pressione psicologica - afferma – saranno i giallorossi, perché giocano in casa, sono primi in classifica noi inseguiamo ad una distanza minima"
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