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Provincia, sforato il patto di stabilità ma si pagano i premi di produttività

Un’avvisaglia era stata data in una relazione trasmessa al commissario Luciana Giammanco

TRAPANI. La Provincia ha sforato il «Patto di stabilità» per il 2012, ossia lo strumento mirato a contenere l’aumento incontrollato della spesa, adeguandolo alle effettive possibilità. Lo ha comunicato ufficialmente alla Presidenza del consiglio provinciale il dirigente del Settore finanziario Stella Marino, riservandosi, però, di far conoscere, entro il 31 marzo, l’importo complessivo.

Un’avvisaglia era stata data a metà novembre dello scorso anno in una relazione trasmessa al commissario Luciana Giammanco, al presidente del consiglio provinciale Peppe Poma ed ai revisori dei conti, dal segretario generale Giuseppe Scalisi e dai dirigenti Diego Maggio (vicesegretario generale) e Antonino Candela. «Le previsioni aggiornate non consentono di rispettare il ”Patto di stabilità” per il 2012» avevano scritto i tre alti funzionari dell’Ente, dopo avere svolto una conferenza di servizio (una riunione della quale avevano anche prodotto il verbale) nella quale avevano effettuato una ricognizione dei dati contabili all'8 novembre, suggerendo di adottare «specifiche e rigorose misure» quali «contenimento della spesa corrente mediante sospensione degli impegni per spese non obbligatorie» e «limitazione degli impegni alle sole spese obbligatorie per legge o necessarie per evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all’Ente».

La Provincia, dunque, dovrà stringere i cordoni della borsa. Intanto, però, lo stesso dirigente Stella Marino, con una propria determina, ha approvato la proposta del responsabile del procedimento Caterina Asaro per liquidare, per un complessivo di oltre 48 mila euro (esattamente 48.393,59) la «Retribuzione di risultato», il cosiddetto «Premio di produttività», ai dirigenti dell’Ente relativamente al 2011. I dirigenti della Provincia percepiscono stipendi nell’ordine di circa 5 mila euro. Nel 2011 erano 10.

Del beneficio economico godranno l’ex vicesegretario generale Vincenzo Messina (andato in pensione a metà dello scorso anno) cui toccherà la cifra più alta di 6.612,54 euro e che guida una graduatoria che comprende, nell’ ordine Stella Marino (6.412,16), Antonino Candela (6.211,78), Diego Maggio (5.821,50), Maria Stella Porretto (5.516,52), Anna Maria Santangelo (5.403,94) Giuseppe Fundarò (4.073,34), Angelo Mistretta (3.646,22), Giovanni Catania (2.541,78) e Antonino Bambina (2.153,79), gli ultimi due fino l 30 giugno 2011.

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