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Marsala, dall’Ato pagati gli stipendi agli operai: scongiurato lo sciopero dei netturbini

I liquidatori del «Terra dei Fenici» hanno versato due mensilità ai lavoratori dell’«Aimeri», l’azienda che gestisce la raccolta

MARSALA. Scongiurato lo sciopero degli operatori ecologici della «Aimeri», l’azienda che gestisce il servizio di raccolta differenziata nei Comuni di Marsala, Alcamo, Custonaci, Erice, Paceco, San Vito Lo Capo e Valderice. A scongiurarlo l’ennesimo intervento dell’Ato Tp1 «Terra dei Fenici» i cui liquidatori, Antonio Provenzano e Francesco Tumbarello, si sono sostituiti all’azienda lombarda nel pagamento degli stipendi di gennaio ai dipendenti. L’intervento sostitutivo è stato dettato dai rischi in cui i comuni sarebbero andati incontro nel caso di uno sciopero degli operatori ecologici con disagi ed inconvenienti anche di ordine igienico-sanitario. È già la quarta volta da dicembre ad oggi che l’Ato, con i suoi liquidatori, interviene a favore del personale dell’«Aimeri» pagando gli stipendi di novembre, dicembre e gennaio e la tredicesima mensilità. Numerose le sollecitazioni e gli interventi dei sindacati (Fp Cgil, Filt Cisl e Uil Trasporti) per richiedere un incontro con i vertici della «Aimeri». Questa non ha dato alcuna risposta limitandosi ad una nota in cui giustifica il ritardo nei pagamenti con non meglio chiarite “problematiche procedurali non dipendenti dall’Azienda”. «È fondamentale – affermano i liquidatori dell’Ato Tp1, Francesco Tumbarello e Antonio Provenzano – restituire dignità e certezze ai lavoratori del comparto e alle loro famiglie. Per questo seguiremo con molta attenzione e con una forte presa di posizione la vicenda». Intanto la nuova disciplina per la raccolta differenziata nel centro urbano, avviata da alcuni giorni a Marsala, ha fatto scattare più severi controlli da parte di polizia municipale e associazioni di protezione civile per il corretto conferimento dei rifiuti. La rimozione dei cassonetti, che erano posti sulle strade, ha creato al momento degli inconvenienti dovuti non tanto alla rimozione dei cassonetti quanto alla inosservanza delle nuove disposizioni che riguardano giornate ed orari per il deposito dei rifiuti. Sono in molti, infatti, che lasciano i sacchetti dei rifiuti nelle giornate sbagliate e fuori degli orari previsti con il risultato di vanificare quella che era l’iniziativa di rimuovere quei cassonetti stracolmi di sacchetti di rifiuti lasciati per intere giornate sui marciapiedi. Purtroppo la colpevole inosservanza delle nuove regole su tipologie di rifiuti ed orari di deposito sta creando, in molti casi, incresciosi inconvenienti con i sacchetti devastati da cani e gatti randagi e i rifiuti sparsi su strade e marciapiedi. «Ancora una volta – dicono a proposito i liquidatori dell’Ato Tp1 – facciamo appello al senso civico dei cittadini nell’osservanza delle nuove disposizioni per evitare situazioni incresciose e indecorose».

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