TRAPANI. Al via la rimozione delle palme ormai divorate dal punteruolo rosso. L'amministrazione comunale, infatti, ha deciso di fare "piazza pulita" di tutte quelle palme che, nel corso degli anni, sono state attaccate irrimediabilmente dal punteruolo rosso e che, ormai, svuotate al loro interno, rischiavano anche di abbattersi a causa delle forti folate di vento di questo freddo mese di febbraio. Così, ieri mattina, gli operai comunali hanno cominciato con una palma divorata dal punteruolo presente all'interno del giardino della villa di via Conte Agostino Pepoli e, subito dopo, hanno proseguito con quelle di piazza Vittorio Emanuele, proprio accanto la fontana del Tritone che, a breve, subirà un radicale intervento di recupero. "Abbiamo deciso di rimuoverle - spiega Andrea De Martino, assessore comunale al verde pubblico – perché rischiavano davvero di cadere per terra e mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini. Dopo aver tagliato la base, quindi, le palme sono state sezionate e portate in discarica, così come prevede la normativa vigente". Le operazioni, inoltre, proseguiranno nei prossimi giorni, fino alla completa eliminazione di tutte le palme divorate e che, poi, verranno sostituite con nuovi esemplari. Sempre nella giornata di ieri, poi, gli operai comunali hanno anche avviato la rimozione della sabbia che, a causa del forte vento, si era depositata lungo la sede stradale del lungomare Dante Alighieri. Con l'ausilio di una ruspa, infatti, la sabbia è stata ricollocata sull'arenile, liberando la sede stradale e ripristinando le normali condizioni di sicurezza per le varie vetture che vi transitano. Ma il sindaco Vito Damiano sottolinea anche un altro aspetto, quello ambientale. "Non si riflette abbastanza sul fatto che la sabbia necessita di tempi lunghissimi per riformarsi, essendo il risultato dell'erosione millenaria delle rocce - ha precisato il primo cittadino - e che per effettuare il ripascimento delle coste bisogna intervenire in maniera artificiale. Per questo motivo non bisogna consentire la dispersione di una risorsa di così inestimabile valore". Proprio per questo motivo al vaglio dell'amministrazione comunale c'è uno studio redatto dal professore Curatolo per fare in modo che la sabbia non invada la sede stradale. "Lo studio - sottolinea Andrea De Martino - prevede la creazione di una serie di dune tra il mare e la strada, in modo che le stesse dune costituiscano una specie di muro, impedendo alla sabbia, spinta dal vento, di raggiungere la strada depositandosi sull'asfalto".