TRAPANI. Il prefetto ha respinto le dimissioni del presidente del «Serraino Vulpitta», Antonio Sparaco, sollecitate dalle organizzazioni sindacali di categoria che avevano chiesto anche l’azzeramento del Consiglio di amministrazione dell’Istituto geriatrico. Il massimo dirigente, pertanto, rimane al proprio posto, ma la vertenza dei dipendenti, senza emolumenti e senza prospettive future, non si placa. «Avevo fatto questo passo - spiega Sparaco - perchè c’è un clima di ostilità nei miei confronti. Mi dispiace, perchè io non ho nulla da rimproverarmi. La città rischia di perdere questa grande opportunità di assistenza e se sarà così è la sconfitta di tutti. Io, però, resto fiducioso perchè ci sono spiragli per uscire da questa emergenza». Il «buco» da sanare è di 2 milioni di euro. Frattanto, ieri i 51 lavoratori hanno incrociato le braccia, garantendo agli ospiti dell’Istituto geriatrico, ottanta in tutto, soltanto i servizi essenziali. Alla base del loro malcontento, il ritardo nel pagamento degli stipendi. Gli 11 dipendenti assunti a tempo indeterminato sono in attesa di ricevere gli stipendi di dicembre e gennaio oltre la tredicesima ed altre competenze contrattuali. Situazione nettamente peggiore, invece, è quella che riguarda i 40 lavoratori precari i quali sono senza stipendio da 18 mesi. L’ultimo lo hanno ricevuto, infatti, nel luglio del 2011.Una decisione drastica, quella presa dai dipendenti, ma ritenuta ormai non più rinviabile dai sindacati. Per la Funzione pubblica della Cgil, che sta seguendo la vicenda insieme alla Fp della Cisl, è giunto il momento di dire basta, soprattutto dopo che lo scorso mese era stato proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori, cui era seguito un incontro in Prefettura per sbloccare la vertenza. Nonostante tutto, però, non sono stati registrati passi avanti rispetto alla richiesta di «ottenere il rispetto dei legittimi diritti dei lavoratori». I sindacati, infine, sottolineano come lo sciopero indetto per ieri non sarà un caso isolato. «Si tratta - hanno spiegato i rappresentanti sindacali — di una prima giornata di sciopero cui ne seguiranno altre nel caso in cui i lavoratori non dovessero ottenere gli stipendi arretrati».