
TRAPANI. La «Megaservice» è stata sciolta. Con 21 si e 4 no il consiglio provinciale, nella seduta di ieri sera, ha decretato la fine della società partecipata al 100% dalla Provincia, facendo propria, pertanto, l’indicazione del commissario straordinario della Provincia Luciana Giammanco. Una decisione che è stata accolta con un applauso ironico dai dipendenti della società che hanno assistito ai lavori d’aula. Si chiude, così, l’esperienza della «Megaservice», sepolta da perdite e debiti.Prima dell’approvazione dello scioglimento, era andato in scena un ulteriore tentativo di rinvio. I consiglieri Ortisi e Passalacqua, infatti, avevano presentato una mozione che mirava a rinviare la trattazione dell’argomento, così come era stato anche deciso in mattinata, durante la conferenza dei capigruppo. Alla presenza del presidente del Consiglio Peppe Poma, infatti, i capigruppo avevano sentito, informalmente, i rappresentanti sindacali dei lavoratori, Cgil, Cisl e Uil ed al termine era stata formulata una apposita richiesta, acquisita agli atti della Provincia, di rinvio o non approvazione della proposta di deliberazione formulata dal commissario straordinario della Provincia Luciana Giammanco. L’impegno assunto era quello di ricercare un percorso condiviso per la salvaguardia dei livelli occupazionali dei dipendenti della «Megaservice». Invece la mozione è stata respinta. Con 15 voti contrari, 7 favorevoli e quattro astenuti, quindi, la mozione di Ortisi e Passalacqua è stata bocciata e si è arrivati, così, al voto finale sullo scioglimento.«Questo non deve essere un punto di arrivo, ma di partenza — sottolinea Peppe Poma, presidente del Consiglio —. Abbiamo già chiesto al prefetto di sollecitare tutti gli organi per attivare il tavolo tecnico al fine di salvaguardare gli operai i quali hanno accettato il verdetto mostrando un grande senso di responsabilità».
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