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Pesca del tonno, crescono le «quote» a Marsala: boccata d’ossigeno per la marineria

Da Roma semaforo verde all’incremento con il metodo del «palangaro»: da 197 a 300 tonnellate

MARSALA. Una "boccata d'ossigeno" per la marineria marsalese. Da anni in una profonda crisi causata dagli assurdi delle quote tonno riservate al "palangaro", il sistema di pesca del tonno che da generazioni viene effettuato dalla marineria locale.L'Ufficio Tecnico del Ministero della pesca, diretto da Mario Catania, ha deciso di aumentare per il"palangaro"la quota tonno per il 2013. Questa, grazie all'azione svolta negli ultimi anni dalla marineria locale con le sue petizioni e gli incontri ripeti al Ministero, è stata portata da 197 a 300 tonnellate. Non è quella che agli inizi degli anni 2000 era riservato al settore, ma comunque rappresenta una vera e propria "boccata d'ossigeno", tenuto conto che la precedente quota di 197 tonnellate non era certamente sufficiente a garantire l'operatività della marineria marsalese costretta per mesi, in piena stagione di pesca, a restare ferma in porto perché impossibilita ad esercitare l'attività senza il rischio di vedersi sequestrato il pescato. Ad informare il sindaco Giulia Adamo della decisione dell'Ufficio tecnico del Ministero della pesca sono stati Luigi Li Causi, Uccio Tramati e Davide Parrinello che da anni lottano perché venga riconosciuto il "diritto di vivere" alla marineria marsalese che, sostanzialmente, ha la più consistente flotta per la pesca del tonno rosso nel Mediterraneo. "Quello ottenuto - sottolinea il sindaco Adamo che assieme al segretario dell'Udc Lorenzo Cesa e una delegazione della marineria marsalese nei mesi scorsi ha incontrato il direttore generale di Federpesca Luigi Giannini - è un successo per la marineria marsalese con i cui rappresentanti abbiamo lottato assieme. La precedente distribuzione era decisamente assurda e di ciò ci lamentammo tempo addietro con il rappresentante del governo Monti. Adesso la promessa è stata mantenuta e ciò darà un po' di sollievo ad oltre 500 famiglie che traggono il loro sostentamento dalla pesca del tonno". A giorni il Ministro della pesca firmerà il decreto. Naturalmente la parte del leone nella distribuzione delle quote tonno la fa il sistema della circuizione, cui spetteranno 1.431,24 tonnellate (pari al 73,81 per cento); mentre 150 tonnellate saranno per le tonnare fisse (7,69 per cento), 40 per la pesca sportiva (1,05 per cento) 29,18 tonnellate (1,48 per cento) come quota indivisa. L'obiettivo, per la marineria marsalese, è quello di potere arrivare negli anni ad almeno 500 tonnellate di pescato, visto per altro che la risorsa di pesca lo consentirebbe. "I nostri mari - dice ancora il sindaco Adamo - sono pieni di branchi di tonni e la nostra marineria non li può catturare per una assurda normativa comunitaria".

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