Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Strage di cagnolini a Castellammare «Bocconi al veleno lasciati nell’erba»

A Fraginesi un’intera cucciolata di randagi è stata sterminata. I residenti e i volontari animalisti protestano

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Almeno otto cani uccisi, nel giro di pochi giorni, da un potente veleno, dopo una lunga agonia. È allarme a Fraginesi in questi primi giorni dell’anno. A dare segnalare l’ennesimo episodio sono alcune volontarie che hanno dovuto assistere impotenti all’agonia dei cagnolini. «Mamma e cuccioli sono stati uccisi con dei bocconi avvelenati lasciati nell’erba — racconta Giusy Furco, che se ne prendeva cura — ed almeno otto cani morti nel giro di pochi giorni. Addirittura abbiamo fotografato il veleno sparso all'interno di un cancello dove gli portavamo da mangiare. Li ho seppelliti ed è stato uno strazio». Ma come questa sono tante le storie di animali uccisi. Per fortuna, alcuni vengono strappati alla morte grazie all’intervento delle "crocerossine" castellammaresi: Valeria Buffa, Giusy Furco ed in particolare Francesca Adragna. Li raccolgono, li curano, alcuni li fanno sterilizzare, poi li fanno adottare. Francesca Adragna, ad esempio, ha ventisette anni e lavora in un albergo per alcune ore, ed uno di questi cagnolini lo ha fatto operare di tumore spendendo 170 euro raccolti tra amici e conoscenti, poi lo ha dato in adozione. «Ho aiutato cani ammalati, ad esempio con gastroenterite — racconta Francesca —. Li vedo per strada, abbandonati e sofferenti, nella zona del Bevaio Merla, Gagliardetta, alcuni a Guidaloca e Scopello. Uno l'ho addirittura caricato in macchina in autostrada, dove era stato legato». Accudiscono i randagi del paese con amore e passione rinunciando al tempo libero ed a svaghi propri della loro età. «Ho rinunciato tante volte ad uscire, ma anche a dormire, per curare cani e gatti abbandonati: raccolgo i soldi chiedendo alla gente, perché guadagno poco e non posso permettermi tutte le spese — continua Francesca Adragna —. Poi li porto dal veterinario, che ci aiuta molto, li faccio sterilizzare e curare. La sera quelli che stanno davvero male li faccio dormire in una vecchia auto di mio padre, poi gli do le pillole, le vitamine ed il cibo che ho a disposizione. Quando stanno meglio alcuni li facciamo adottare mettendo le foto su facebook o su alcuni siti internet». Alcuni ce la fanno altri no, ma loro vanno avanti e chiedono aiuto e collaborazione. «Stiamo raccogliendo le firme per chiedere al Comune di provvedere quantomeno alla sterilizzazione dei randagi — dice Valeria Buffa — siamo anche disponibili a fare gratuitamente il lavoro che serve recuperando i cani». Adesso chiedono anche più controlli perché negli ultimi tempi sono stati tanti i cani avvelenati. «Il mio cane "Guappo" è morto dopo essersi avvicinato al potente veleno lasciato tra via Pompei e via Meli — racconta Valeria Buffa — È inaccettabile perché faceva parte della famiglia e ne stiamo ancora soffrendo. Ma lo è ancora di più perché nella zona dei bambini avevano adottato un piccolo cagnolino ed il veleno sarà stato messo proprio per questo. È una follia, perché il veleno, così alla portata di tutti, e molto potente, può essere pericoloso anche per i bambini».

Caricamento commenti

Commenta la notizia