
TRAPANI. Rivolta, la notte di Natale, al centro di identificazione ed espulsione di contrada Milo, all’estrema periferia della città, dove vengono ospitati gli immigrati clandestini sbarcati lungo le coste della Sicilia occidentale e non solo. Una ventina di extracomunitari ha tentato di fuggire dalla struttura, ma sono stati bloccati dall’intervento, in forze, di carabinieri e agenti di polizia. Negli scontri ci sono stati due feriti. Due poliziotti del Reparto mobile che sono stati costretti a ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale «Sant’Antonio Abate». Niente di grave per fortuna. I due agenti hanno riportato contusioni ed escoriazioni in diverse parti del corpo. Se la caveranno in pochi giorni.
A dare vita ai disordini, un gruppo di sedicenti tunisini di età compresa tra i 22 e i 28 anni. Ancora una volta al «Cie» di Milo non sono mancati momenti di tensione. Poi fortunatamente la situazione, lentamente, è tornata alla normalità. Gli extracomunitari - denunciano le organizzazioni sindacali di polizia - sono in possesso di armi rudimentali. Il centro di identificazione ed espulsione, pertanto, continua ad essere una vera e propria polveriera. I tentativi di fuga ormai sono all’ordine del giorno, frutto del malessere che serpeggia tra gli ospiti che lamentano, in particolare, i lunghi tempi di attesa prima del rimpatrio. Quella che si è verificata la notte di Natale è stata l’ennesima rivolta.
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