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Castellammare, dopo gli incendi adesso si rischiano le frane

La zona è già a elevato grado di rischio per i movimenti di natura idrogeologica

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Bruciano le ferite causate in contrada Bocca della Carrubba dai numerosissimi incendi che da anni interessano la zona nel periodo estivo. Si è infatti accentuato, il pericolo di caduta massi soprattutto nel pendio posto a monte della strada comunale di contrada Bocca della Carrubba. La zona è già ad elevato grado di rischio per i movimenti di natura idrogeologica, ma la situazione peggiora con gli incendi dolosi che distruggono gli alberi che, quando presenti, sostengono i massi in caduta. Da anni gli esperti hanno evidenziato che la zona è a rischio per l'incolumità dei cittadini poiché sono presenti "3 conoidi (depositi franosi n.d.c.) di deviazione attiva con grado di pericolosità alta, che interessano una fascia pede-montana con grado di pericolosità elevato". Dissesto idrogeologico insomma, molto pericoloso perchè all'interno della fascia si trovano moltissime zone abitate in quella che oramai e' una zona di espansione della cittadina. A peggiorare la situazione subentrano gli incendi. Con le piogge si sono verificati già vari cedimenti tanto che l'amministrazione ha richiesto dei sopralluoghi congiunti, effettuati dal genio civile, protezione civile, vigili del fuoco, forestale. Presenti al sopralluogo anche sindaco e vicesindaco, e l'ingegnere Antonio Palmeri responsabile della protezione civile comunale, ed i geologi consulenti della Regione. Nel corso dei sopralluoghi sono stati rilevati i massi rotolati giù dalla montagna, i punti di impatto, le traiettorie terminali dei massi, e soprattutto i danni causati. Un masso aveva colpito un palo della luce, poi sostituito, ed un altro è arrivato a lambire una delle tante abitazioni della zona., alcune delle quali, già negli anni scorsi, sono state danneggiate dalle frane. E' stato quindi inibito il transito e l'accesso nell'area tra le abitazioni e la base della parete rocciosa. Inoltre è stato deciso di verificare la condizione della parete dall'alto: occorrerà l'intervento dei rocciatori dopo lo sgombero della abitazioni a valle. Il sindaco Bresciani ha dunque richiesto l'intervento del gruppo Saf (speleo - alpinistico - fluviale) dei vigili del fuoco perché venga effettuata la verifica.

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