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Belice, stanziati 35 milioni di euro: passo avanti per la ricostruzione

Si tratta di somme che si aggiungono ai dieci già stanziati per le opere private

PARTANNA. Altri 35 milioni di euro, oltre ai dieci già stanziati per le opere private. Ma non basteranno per chiudere la ricostruzione post-terremoto nella Valle del Belice. A poche settimane dal 45mo anniversario del sisma che nel 1968 colpì il Belice, un emendamento approvato nella commissione bilancio del Senato rincuora i sindaci della Valle.

Un testo di appena cinque righe «dietro al quale ci sono mesi di lavoro e confronto e più riunioni di concertazione tra Ministeri, Regione Siciliana, Comuni» spiega il senatore Tonino D’Alì, primo firmatario. Queste somme (saranno in arrivo ai Comuni dopo il periodo di novanta giorni dopo la pubblicazione della legge finanziaria in Gazzetta), destinate in massima parte al completamento degli interventi di edilizia privata e di pochissimi interventi pubblici, saranno impegnate sulle somme residue relative alla quota regionale sul Fondo di Solidarietà e Coesione 2007-2013, per come definito in dettaglio nell’ultimo tavolo di confronto che s’è tenuto a Roma lo scorso 4 ottobre proprio al Ministero della Coesione Territoriale, presenti i sindaci della Valle ed il coordinatore Nicola Catania.

«Sono particolarmente soddisfatto, di essere riuscito ad ottenere questo stanziamento all’interno della Legge di Stabilità, grazie anche alla senatrice Simona Vicari e ad altri colleghi che con me hanno firmato l’emendamento; soprattutto - ha detto D’Alì - che sia stato riconosciuto in sede ministeriale e governativa ciò che sostengo da anni e che anche la Commissione bicamerale per il Belice ha certificato: in via comparata e data la svalutazione monetaria e il tempo trascorso, il Belice ha avuto meno dei fondi erogati per analoghe situazioni di ricostruzione post terremoto in altre zone d’Italia». Già qualche settimana addietro per la Valle del Belice erano stati destinati 10 milioni per l’edilizia privata da assegnare per il 2013. Ora ulteriori 35 milioni. Questo stanziamento - ha detto Catania - sarà utile a definire anche i contenziosi ancora in atto e a ripartire i contributi attraverso un decreto del Ministero delle Infrastrutture».

Ed ancora Catania: «Sono state ore importanti ed impegnative se non altro per le tensioni politiche che si respiravano e che hanno portato all’apertura della crisi di governo, ma non potevamo farci scappare questa opportunità che, chiaramente, è l’ultima di questa legislatura. Ritengo che è stato fatto un buon lavoro ed oggi ne raccogliamo i frutti».

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