Trapani

Lunedì 06 Maggio 2024

Alcamo, il verde pubblico ai privati: la Giunta approva

ALCAMO. Abbiamo appena approvato in giunta l'attivazione di un sistema innovativo di gestione del verde pubblico urbano alcamese: affidare gli spazi verdi a privati, associazioni di volontariato e aziende, in cambio di servizi di manutenzione a loro carico». Parola di Massimo Fundarò, assessore all'Ambiente ed al Verde pubblico del Comune di Alcamo, che annuncia così «l'apertura di un bando per l'affidamento, la sponsorizzazione e la collaborazione per la gestione delle aree verdi cittadine». Ciò in esecuzione del Regolamento d'uso del verde pubblico, approvato con delibera del consiglio comunale nel luglio del 2011. «In questo modo - dice Fundarò - c'è un risparmio per la cittadinanza e, allo stesso tempo, un miglioramento dei servizi in tal senso».
Lo schema di avviso pubblico prevede tre tipologie di aree. La prima comprende: Parco suburbano San Francesco, villa Internicola, villetta Sciascia, villa di piazza Pittore Renda, villa di piazza della Repubblica, villetta via Discesa Santuario, villetta Don Bosco, villa piazza Falcone e Borsellino, villa Lord Baden Powell. «In ognuna di queste aree - vi si legge - è proponibile installare un chiosco per la vendita di gelati, alimenti e bevande già confezionati nonché cartoline, souvenir e guide, ovvero la somministrazione di alimenti e bevande esclusi superalcolici. Inoltre, possono essere installati attrezzature e giostre oppure chioschi per la vendita ed esposizione di piante e fiori, esercitare attività ludiche e didattiche». Nella seconda tipologia figurano l'area a verde nella rotatoria tra viale Italia e viale Europa, e l'area a verde del piazzale Canalotto ad Alcamo Marina, dove «sono proponibili - è scritto nell'avviso - le esposizioni e mostre di piante. Possono essere installati stand, previa autorizzazione, per il solo periodo di eventuali manifestazioni, e possono essere esercitate forme di pubblicità nel rispetto della normativa vigente». Mentre le aree che rientrano nella terza tipologia sono quelle «di arredo alla viabilità urbana o residuali da lottizzazioni o sistemazioni urbane e comunque aree a verde non comprese ai precedenti punti». In tali aree sono consentite - è scritto ancora nell'avviso «la sistemazione degli spazi con elementi di arredo urbano compatibili con l'ambiente e la struttura urbanistica del luogo, su valutazione dell'ufficio Verde pubblico; forme di pubblicità nel rispetto della normativa vigente; a seconda dell'ampiezza dell'area, possono essere installati chioschi per la vendita di piante e fiori». Ed inoltre: «Nel caso di insediamento di attività produttive, indistintamente nelle aree di tutte e tre le tipologie, la gestione privata del verde deve essere formalizzata con apposita convenzione che preveda le modalità della manutenzione, la durata della concessione. Le piante ed i servizi realizzati sono acquisiti gratuitamente e direttamente, al termine della concessione, al patrimonio comunale, senza diritto di qualsiasi credito nei confronti dell'amministrazione comunale. In ogni caso, potranno essere realizzate esclusivamente strutture amovibili (secondo le indicazioni e modalità previste dal Regolamento per la collocazione strutture precarie e amovibili in area pubblica, approvato con delibera del consiglio comunale nel luglio 2009), la cui superficie massima coperta o scoperta non potrà superare in ogni caso 50 metri quadrati».

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