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Salemi, fondi per il terremoto spariti

Il Comune adesso chiede la restituzione dei contributi nei confronti di 13 privati che non avrebbero iniziato i lavori

SALEMI. Fondi per la ricostruzione post terremoto: il comune di Salemi avvierà il procedimento di riscossione dei contributi nei confronti di 13 privati che non avrebbero iniziato i lavori. Si tratta nello specifico di contributi elargiti nella misura del 50 % e che dovranno essere restituiti all’Ente. «Di questi - aggiunge l’ingegnere Vincenzo Ortega dell’ufficio tecnico del Comune - non si hanno avuto notizie». Il numero non si ferma solo ai 13 privati. Esiste un altro blocco composto da 171 ditte private, di cui 112 hanno comunicato l’inizio dei lavori ed attinto al 50 % del contributo e 59 invece non hanno nemmeno iniziato i lavori. A questi ultimi, però, il Comune ha già assegnato i fondi che giacciono, congelati, nell’apposito capitolo. I 112 saranno chiamati dal Comune a chiarire le proprie posizioni e, laddove si riscontrassero delle anomalie, a restituire la somma già percepita. Per quanto concerne i 59, nel caso fossero riscontrate delle irregolarità, i fondi potrebbe essere scongelati e andrebbero così a finire nel capitolo relativo ai contributi da utilizzare per le pratiche già definite che attualmente sono al vaglio della Commissione «Ex articolo 5». I controlli sono stati intensificati nelle ultime settimane. In questo modo il Comune vuol mettere fine agli sprechi legati alla ricostruzione post terremoto. Oltre al fattore economico, l’obiettivo è quello di eliminare i numerosi scheletri che insistono qua e là per la città e che fanno venire meno il decoro urbano. In più, oltre a combattere gli eventuali abusi, la Commissione «Ex articolo 5» di Salemi sta esaminando le pratiche già definite, il cui numero si attesta a 22, a cui si aggiungono altre 100 in fase istruttoria. L’organismo, che eroga i fondi per la ricostruzione post terremoto, è stato ricostituito, dopo lo scioglimento del consiglio comunale, lo scorso mese di settembre. La commissione è composta dai commissari che gestiscono il Comune, prefetto Leopoldo Falco, vice prefetto Nicola Diomede e funzionario Vincenzo Lo Fermo; dall’ingegnere Vincenzo Ortega di Licata; avvocato Claudio Trovato di Vittoria; architetto Giuseppe Monteleone di Santa Margherita del Belìce; architetto Giuseppe Neri, capo settore Urbanistica del comune di Montevago; architetto Paola D'Aguanno, capo settore Urbanistica del comune di Salemi; geometra Francesco Franceschielli, componente tecnico Assessorato regionale Lavori Pubblici; geometra Salvatore Rocca, componente tecnico Assessorato regionale Lavori Pubblici; geometra Paolo Russo, rappresentante sindacale; Salvatore Capo responsabile Ufficio di Igiene pubblica di Trapani; architetto Roberto Monticciolo, funzionario tecnico della Soprintendenza ai Beni culturali ed ambientali di Trapani; Francesco Paolo Palermo, segretario comunale. Nelle ultime sei settimane l’organismo si è riunito 4 volte esaminando 15 pratiche, di cui 11 approvate e 4 sottoposte alla revisione del contributo per un importo complessivo di quasi 1 milione di euro a fronte di 3 milioni di euro disponibili. Delle 4 sottoposte a revisione, una è stata respinta e tre archiviate perché non è stata prodotta la documentazione necessaria.

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