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Processo Rostagno, una teste: "Mauro era in crisi con Chicca"

Francesca Lipari ospite negli anni Ottanta della comunità ha parlato delle tensioni interne a Saman. La donna ha affermato di aver avuto rapporti con il giornalista

TRAPANI. Al processo per l'uccisione del giornalista Mauro Rostagno sono state ricostruite alcune vicende private che avrebbero alimentato contrasti nella comunità Saman di Trapani. A parlarne è stata, tra l'altro, Francesca Lipari, ospite negli anni Ottanta della comunità. La donna ha affermato di aver avuto rapporti con il giornalista. Ha accennato anche a una crisi tra Rostagno e la sua compagna Chicca Roveri dalla quale sarebbe scaturito un contrasto con un altro ospite di Saman, Luciano Marrocco, il quale, secondo la teste, avrebbe anche «tentato di dar fuoco al Gabbiano», l'alloggio riservato ai dirigenti della struttura.     

Per Francesca Lipari l'episodio risale al 1986, cioè due anni prima del delitto. Ma per la sorella Rita, poi deceduta, sarebbe accaduto qualche giorno prima dell'agguato di Lenzi. L'esame in aula è stato movimentato dalle contestazioni della difesa a cui la teste ha reagito. Più avanti la donna ha ricordato che Rostagno, un mese prima di essere ucciso, era stato allontanato dal «Gabbiano» da Francesco Cardella, il guru co-fondatore della Saman, morto lo scorso anno in Nicaragua. Il trasferimento in una stanza comune sarebbe stato deciso da Cardella perchè non aveva gradito un'intervista rilasciata da Rostagno alla rivista King. Ma per un'altra teste, Anna Bono, alla base del contrasto ci sarebbero stati ancora i «problemi di coppia» del giornalista.

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