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La valorizzazione dello "Stagnone", siglato accordo per la salvaguardia

La collaborazione è fatta tra Comune, Provincia, Università di Palermo e Cnr per salvare la laguna dal degrado

MARSALA. Accordo di collaborazione tra la Provincia regionale di Trapani (ente gestore della Riserva Naturale Protetta «Isole dello Stagnone»), il Comune, il Dipartimento della Terra e del Mare dell’Università di Palermo e il Consiglio Nazionale delle Ricerche per il recupero ambientale e la valorizzazione conservativa dello Stagnone.

Tale collaborazione è stata concordata nel corso di un incontro svoltosi a Palazzo Riccio di Morana, tra il commissario straordinario Luciana Giammanco e il sindaco Giulia Adamo che in una dichiarazione congiunta, al termine dell’incontro, hanno sottolineato l’importanza di questa azione sinergica per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio naturale dello «Stagnone» con la sua biodiversità che svolge un ruolo fondamentale nell’assicurare la vita nelle acque della Laguna.

Già nei mesi scorsi è stato lanciato un «allarme Stagnone» nel corso dell’incontro di una delegazione del Comitato-Pro Birgi, guidata da Franco Gambino, con il sindaco Giulia Adamo e al quale hanno partecipato il professore Antonio Mazzola, direttore del Compartimento delle Scienze, della Terra e del Mare dell’Università di Palermo, l’ingegnere Ninni Candela, responsabile del settore Lavori Pubblici della Provincia, l’ingegnere Benedetto Mezzapelle e il professor Baldo Rallo. In quell’occasione è stato lanciato un accorato appello sul degrado idrobiologico-ambientale della laguna marsalese.

Alla base c’è il mancato riciclaggio delle acque che ha portato alla formazione di banchi di pericolosa mucillagine da una parte e alla scomparsa di quelle che erano le tradizionali specie ittiche dello Stagnone. Il progetto dell’accordo di collaborazione si propone il monitoraggio dello stato di salute dello Stagnone, attraverso l’analisi dell’evoluzione e il confronto con i dati pregressi. In particolare sarà effettuata un’analisi delle caratteristiche ambientali dei sedimenti, l’ittiofauna e il ruolo che sulla salute della laguna protetta ha la posidonia oceanica (la tradizionale alga) come habitat e sopporto della fauna ittica.

La durata del progetto è prevista in sei mesi operativi. L’accordo già raggiunto sarà sottoscritto formalmente martedì prossimo. Intanto il sindaco Adamo rilancia il progetto di un intervento urgente per riassicurare l’ossigenazione della laguna e che miri alla riattivazione dei canali che portano l’acqua piovana dal fiume Birgi nello Stagnone e ripristinare le bocche ormai quasi totalmente ostruite dai detriti. Un’iniziativa che era stata lanciata alcuni anni fa da Giulia Adamo nella qualità di presidente della Provincia con uno studio affidato al professor Goffredo La Loggia, ma che è rimasta a livello intenzionale pur nel graduale peggiorare delle condizioni idrogeologico-ambientali dello Stagnone.

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