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Custonaci, il presepe è a rischio La Regione taglia i contributi

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CUSTONACI. Il rischio concreto c’è ed è quello che quest’anno, dopo 31 anni che viene allestito, il presepe vivente di Custonaci potrebbe non svolgersi per la mancata erogazione del contributo da parte della Regione Siciliana.

A lanciare l’appello è il presidente dell’omonima associazione, Tonino Battiata, che da alcune telefonate interlocutorie avute con gli uffici dell’assessorato regionale al turismo ha già avuto le prime avvisaglie: i soldi sono stanziati ma la mancanza di liquidità delle casse regionali non consente di erogarli.

Il problema riguarda anche il contributo dello scorso anno: dei 45 mila euro stanziati, l’associazione attende ancora il pagamento del 40 per cento restante, nonostante è stata presentata l’intera documentazione a consuntivo. «Se quest’anno non ci erogano neanche l’anticipo previsto, purtroppo, non riusciremo ad allestire il presepe - spiega preoccupato Tonino Battiata - l’associazione non ha i fondi necessari affinché si possano anticipare le somme».

Quest’anno la Regione ha stanziato 56 mila euro ma, così stando le cose, la difficoltà nell’erogazione delle somme metterà a rischio l’allestimento del presepe vivente più grande del Sud Italia. Proprio in questi decenni l’impegno personale di Battiata e di tutti i soci dell’associazione ha fatto si che il presepe vivente di Custonaci è finito iscritto tra i beni immateriali della Regione Siciliana.

«Dietro l’allestimento - spiega Battiata - si è sviluppata in questi un’attività di ricerca degli antichi mestieri che oggi ci consente di avere un vero e proprio laboratorio di sicilianità e per il quale c’è un’attenzione precisa da parte dell’Università di Palermo».
Sull’idea di allestimento del presepe, in questi anni l’associazione presieduta da Battiata ha anche pensato al museo vivente che da qualche stagione estiva si può visitare sempre nella grotta Mangiapane di Scurati, a Custonaci, durante i week-end.

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