TRAPANI. Con Simone Basso ha sicuramente condiviso la palma del migliore in campo. Matteo Mancosu, contro la Tritium, è stato autore di un’ottima prestazione sia nel primo tempo, quando è stato utilizzato da esterno sinistro, che nella ripresa, quando, invece, ha fatto la punta. Nella prima frazione di gioco ha procurato, infatti, il calcio di rigore che Basso ha trasformato, nella seconda ha messo a segno il gol che ha consentito di mettere «in ghiaccio» un risultato che per la verità, a prescindere che dalle tante discussioni che si potrebbero fare (e si sono fatte) sulla qualità complessiva della prova del Trapani, non è mai stato in discussione. «Non mi sono sentito affatto sacrificato nel ruolo di esterno sinistro perché era quello che, in realtà, facevo lo scorso anno (alla Vigor Lamezia, con la quale mise a segno 21 reti in Seconda Divisione, ndr)», dice Mancosu che prova anche a difendere la prestazione della squadra: «Era difficile giocare, per le pessime condizioni del fondocampo, ma anche per il vento e, comunque, il primo tempo del Trapani è stato bellissimo». In effetti le cose migliori il Trapani le ha fatte quando le due squadre erano in parità numerica perché con la Tritium prima in 10 e poi in 9, sono via via emerse vecchie pecche che hanno fatto considerare, seppure a malincuore, allo stesso «tecnico-avvocatodifensoredifiducia» della squadra, Roberto Boscaglia che «per qualcuno le esperienze passate non sono servite a niente». «Rendiamo meglio fuori casa», ha più volte ribadito, anche nell’immediato post-partita, Simone Basso in riferimento, però, al tanto vituperato terreno di gioco. Domenica prossima il Trapani va a Como e su un campo quantomeno decente come il «Sinigaglia» e contro una squadra di qualità ben diversa dalla Tritium avrà l’opportunità di un confronto tecnico nel quale esprimersi meglio. Ma,un passo alla volta: nel frattempo, per quanto molti titolari saranno risparmiati, domani pomeriggio, c’è il turno di Coppa Italia di Lega Pro a Benevento.
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