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Monte Bonifato a rischio frane. I residenti: "No allo scaricabarile"

Dopo l’evacuazione di una settimana fa i cittadini chiedono che Comune e Provincia facciano la loro parte

ALCAMO. "La Provincia si assuma le proprie responsabilità per la messa in sicurezza delle aree di sua competenza sul Monte Bonifato. Ho firmato in questi giorni un'ordinanza per obbligarla proprio in tal senso". A dichiararlo è stato ieri il sindaco di Alcamo, Sebastiano Bonventre.

Sono trascorse tre settimane dagli spaventosi incendi che hanno distrutto una settantina di ettari di vegetazione sul monte alcamese, ed è passata una settimana dall'intervento di imbracatura del masso pericolante sul versante est della montagna e che aveva costretto ad evacuare, per 24 ore, ben diciassette abitazioni in contrada Tre Noci. Evacuazione che aveva interessato 62 persone, delle quali 17 erano state quindi ospitate in un albergo, 45 in seconde case o abitazioni di amici e parenti per loro scelta.

Nella serata di domenica, l'allarme era rientrato, essendo stata completata l'opera di messa in sicurezza del masso da parte dei Vigili del fuoco con il nucleo Saf (speleo-alpino-fluviale) di Trapani, forestali, Protezione civile, Polizia municipale, Carabinieri e Polizia di Stato. I residenti in tale zona sono ancora preoccupati. Tra questi, Sebastiano Di Liberti e Girolamo Renda i quali chiedono "maggiori controlli per verificare la sicurezza del territorio e che le istituzioni non facciano scaricabarile scrollandosi di dosso le responsabilità". Residenti che ricordano ancora, del resto, la paura provata il 29 settembre quando il Monte Bonifato era stato aggredito dalle fiamme.

Nella piovosa mattinata di sabato 13 ottobre, inoltre, una famiglia che abita in quel quartiere aveva notato rotolare un masso. "Di massi su quel versante ce ne sono migliaia - afferma il sindaco Bonventre - ed è necessaria un'opera di bonifica complessa e lunga". Il vicesindaco Gino Paglino assicura: "La situazione è costantemente monitorata. E' in corso un'indagine geologica complessiva". C'è intanto chi ipotizza che non siano stati soltanto i recenti incendi a fare aumentare il rischio di frane e di caduta dei massi, considerando probabile che a determinare movimenti franosi, nel tempo, potrebbe essere soprattutto lo sbancamento di alcuni costoni per costruire nuovi edifici. "Ritengo che per quelle zone sia da escludere quest'ipotesi", replica Paglino. Nella Riserva Bosco d'Alcamo, nel frattempo, sono stati inaugurati i percorsi acrobatici, ossia il cosiddetto Parco Avventura, che è quindi aperto il sabato e la domenica dalle ore 10 alle 17.

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