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Concussione, processo all'ex sindaco di Campobello di Mazara

Avrebbe preteso somme di denaro da un imprenditore per votare a favore di una concessione edilizia per un albergo

MARSALA. E' prevista per domani, davanti il Tribunale di Marsala, la prima udienza del processo che vede imputati per concussione l'ex sindaco di Campobello di Mazara (Tp), Ciro Caravà, e gli ex consiglieri comunali di maggioranza Antonio Di Natale e Giuseppe Napoli. Questi ultimi erano stati arrestati nel maggio 2010 dalla Guardia di finanza.
I tre politici sono accusati di avere preteso somme di denaro da un imprenditore di Mazara del Vallo (Tp), Vito Quinci, per votare favorevolmente, in Consiglio comunale, la delibera relativa alla concessione edilizia per la realizzazione di un albergo con 220 camere da costruire, su un'area di circa 80 mila metri quadrati, nella frazione balneare di Tre Fontane. Di Natale e Napoli avrebbero preteso una "mazzetta" di 21 mila euro. Quinci accusò, poi, anche Caravà di avergli chiesto, nel 2005, quando era consigliere comunale, una o più mazzette, per circa 30 mila euro, per votare, e far votare anche ad altri colleghi, favorevolmente la delibera relativa al medesimo
progetto. Ciro Caravà è in carcere dallo scorso 16 dicembre, quando fu arrestato dai carabinieri nell'ambito di un'operazione antimafia. Sciolto per mafia, ad amministrare il Comune di Campobello di Mazara sono tre commissari prefettizi, che hanno deciso la costituzione di parte civile dell'ente nel processo che verrà avviato domani.

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