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Mafia, favorirono la latitanza Messina Denaro: tra gli indagati c’è un ex deputato all’Ars

Matteo Tamburello

Tra i 25 indagati sospettati di essere fiancheggiatori o favoreggiatori del boss Messina Denaro, nell'inchiesta "Eris", c'è anche il nome dell'ex deputato regionale del Psi castelvetranese Vincenzo Leone, 78 anni.

All’Ars fece ingresso il 14 maggio 1987, quando, da primo dei non eletti, subentrò al suo leader, il marsalese Pietro Pizzo, che si dimise per candidarsi, con successo, al Senato. E in quella legislatura, la X, nel dicembre ’89 Leone divenne assessore alla Presidenza. Fu rieletto con 13.946 voti (62,44%) e tra il ‘91 e ’92 fu di nuovo assessore alla Presidenza.

Ci sono comunque nomi noti e meno noti, dunque,  maanche insospettabili. Tra gli altri volti conosciuti, anche Vito Signorello, insegnante di educazione fisica ed ex calciatore della Folgore, già arrestato nel 2011 e poi condannato per mafia.

Matteo Tamburello, difeso dall’avvocato Luigi Pipitone, è l’unico destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare. Il 4 giugno 2009 fu condannato, insieme al padre Salvatore per associazione mafiosa dal Tribunale di Marsala (presidente Renato Zichittella). Per Matteo Tamburello, la pena fu di 9 anni.

A Mazara, Baldassare Di Gregorio è titolare di un'autofficina ed è considerato vicino al boss Vito Gondola, anche lui morto nel 2017.

 

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